Formula 1, attacco con missili (rivendicato) a pochi chilometri dalla pista: tanta paura nel paddock, cosa sta succedendo.
Tanta paura in Formula 1: il Gran Premio di Jeddah rischia di saltare. In Arabia Saudita c’è una guerra interna alquanto pericolosa. Oggi pomeriggio c’è stato un attacco terribile a pochi chilometri dalla pista. Precisamente a 20 km dal circuito, è caduto un missile su una raffineria di Aramco (colosso del petrolio).
Domenicali ha comunicato tutti i piloti e la direzione di gara ha posticipato l’inizio delle Prove Libere 2. Nel corso delle PL1, ha sorpreso tutti il team radio di Max Verstappen: l’olandese aveva detto ai box di sentire una forte puzza di bruciato.
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Questo pomeriggio, un missile è stato lanciato su un impianto petrolifero Aramco da un drone dei ribelli yemeniti. Il razzo è caduto ad appena 20 km dalla pista in cui si stanno svolgendo le prove libere di Formula 1. Grande paura nel paddock: non a caso Domenicali ha convocato una riunione d’urgenza.
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L’attacco è avvenuto nel corso delle Prove Libere 1: il pilota Red Bull Verstappen aveva chiamato con ansia i suoi al box perché sentiva puzza di bruciato. L’olandese credeva che ci fosse qualche problema alla sua monoposto: il problema era in realtà molto più grande. Per tutto l’arco della settimana, il Gran Premio dell’Arabia Saudita è stato sempre a rischio: c’è una guerra in atto non soltanto tra Russia e Ucraina, ma anche in Oriente.