Rocco Commisso ha deciso di mollare gli ormeggi e di proiettare la Fiorentina verso il futuro, ed in particolare verso l’anno del Centenario, con un occhio particolare alla questione stadio
Il futuro ha radici antiche recitava un vecchio slogan politico. Ed è uno slogan che si attaglia, perfettamente, alla Fiorentina di Rocco Commisso lanciata da ieri sera, e con forza, verso le celebrazioni del Centenario della Società.
Celebrazioni per le quali il patron della Società gigliata ha deciso di fare un regalo a se stesso ed ai tifosi del Club. Vediamo di cosa si tratta. Partiamo dal punto di arrivo. Il 29 agosto 2026 la Associazione Calcio Fiorentina compirà i suoi primi 100 anni di vita.
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Anni gloriosi, anni nei quali ha vissuto alti e bassi, dai trionfi in Serie A del 1956 e del 1969 al fallimento con ripartenza della Serie C2 del 2002 fino al nuovo progetto con il tecnico Italiano. Anni nei quali, a parte il quinquennio 1926-1931 disputati nell’impianto di Via Bellini, ha sempre e solo giocato all’interno dell’impianto di Campo di Marte.
Parliamo dell’attuale Stadio Artemio Franchi che nasce nel 1931 su progettazione dell’architetto Pier Luigi Nervi come Stadio Giovani Berta, diventando poi Comunale e dal 1991 con l’attuale denominazione in onore dello storico Presidente del Coni, fiorentino purosangue, morto di incidente stradale nel 1983.
Lo Stadio, da sempre di proprietà del Comune di Firenze, nel biennio 2017-2019 ha però rischiato seriamente di finire nel dimenticatoio. Il motivo era strettamente legato all’arrivo alla guida della Fiorentina nel giugno del 2019 di Rocco Commisso.
Quando il tycoon italo-americano ha acquistato per 170 milioni di euro la Fiorentina, infatti, il primo obiettivo dichiarato è stato quello di aumentare i ricavi. E per farlo era necessaria una valorizzazione immobiliare. In parole povere un nuovo Stadio.
Commisso all’inizio ha preso in considerazione il progetto dei Della Valle, uno stadio da 40.000 posti nel quartiere di Novoli. Poi, preso atto della complessità del progetto, ha virato su Bagno a Ripoli dove ora è in costruzione la cittadella della Viola. Infine la scelta giusta quella della ristrutturazione del Franchi.
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Ristrutturazione per la quale in questi giorni è stata presa una decisione importantissima. La scelta del progetto e dello studio al quale saranno affidati i lavori. Una decisione necessaria, dopo un bando di gara internazionale, per incassare i 95 milioni di euro previsti per l’opera dal PNRR il Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza varato dal Governo Draghi.
Tra nove progetti in gara ad aggiudicarsi il concorso è stato lo Studio Arup che ha come capo progettista il noto architetto David Hirsch. Il progetto, visionato dalla nostra redazione, prevede la copertura completa con una lama sottile rettangolare e metallica posta sopra le storiche tribune dello stadio di Pier Luigi Nervi. Oltre ad una serie di interventi di ammodernamento, interventi a basso impatto ambientale e proiettati a livello tecnologico nel 2030. Lo Stadio, che avrà una capienza simile all’attuale, sarà pronto, dopo 30 mesi di cantiere, per la fine del 2025.