Maria Sharapova si racconta per Dan Shulman, “è stata lei la mia avversaria più difficile”
La tennista ex numero uno al mondo, si racconta in un intervista con Dan Schulman sul suo podcast Never Stand HIll, da chi è stata l’ avversaria più difficile da battere ai motivi che l’hanno portata ad abbandonare il mondo del tennis.
Per gli appassionati del tennis, ma non solo, Maria sharapova è sicuramente una delle icone femminili della storia recente dello sport, chiunque abbia assistito ad un suo match non può averla dimenticata, se non altro per la sua bellezza o per la conduzione ad “alti decibel” che la caratterizzava, consuete infatti anche le lamentele delle sue avversarie, stordite non solo dal suo dritto quanto dalle sue urla.
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In un intervista per il podcast di Dan Schulman, Never Stand Hill, la tennista cinque volte vincitrice del torneo Grande Slam, ci rivela quale sia stata l’avversaria più difficile da battere, e dopo averci pensato un attimo senza dubbi ha risposto ” Serena Williams… E di gran lunga!”.
Anche un’ altra fu la sua nemesi, come ci racconta la tennista Russa, in uno dei match agli esordi perse per 6-0, 6-1 contro Monica Seles, lei stessa dice che quella fu una partita chiave nella sua carriera, “pensavo di aver giocato benissimo, lo urlai a mio padre, poi crollai emotivamente“.
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Da quel match la Sharapova si focalizzò proprio sull’aspetto mentale, per lei è questo l’elemento chiave nella la carriera di un tennista, addirittura di maggior importanza anche rispetto alle abilità fisiche, “mi ritengo fortunata che nel tennis l’80% delle vittorie dipende dalla tua mentalità, fosse stato diverso non avrei mai ottenuto tutti questi successi, avevo buoni colpi, molta forza, ma la maggior parte delle vittorie le ho ottenute grazie alla mente“.
La mente, l’elemento alla base del suo successo è stato anche quello che l’ha portata alla scelta di abbandonare il mondo del tennis quando ancora probabilmente avrebbe avuto qualcosa da dare a livello fisico, queste le parole riguardo la sua scelta di lasciare lo sport professionistico: “Avrei potuto ritrovare la mia forma migliore, tuttavia non c’ero psicologicamente e tutto il resto non contava”.
Anche altri i motivi dietro il suo abbandono, uno su tutti il desiderio di formare una famiglia non troppo tardi, è anche per questo che la campionessa ha abbandonato il mondo dello sport per dedicarsi a quello dell’imprenditoria, fondando l’azienda Sugarpova, produttrice mondiale di dolciumi di ogni tipo. Possiamo quindi solo augurarle il meglio per la sua nuova vita da Imprenditrice.