Nuove fortissime frizioni tra i membri dello spogliatoio del Manchester United e Cristiano Ronaldo, ecco cosa è successo nel derby con il City e le clamorose conseguenze di calciomercato
Non è decisamente all’insegna della buona stella la seconda avventura di Cristiano Ronaldo al Manchester United. Un’avventura iniziata in maniera, quasi repentina, nell’estate del 2021 a dodici anni esatti di distanza dalla fuga al Real Madrid.
Un’avventura che, nelle intenzioni di CR7 e della dirigenza dei Reds, doveva rinverdire quei fasti, accompagnare il percorso di crescita del gruppo squadra e lavorare per ripotare lo United nel posto che la storia gli ha assegnato. La vetta.
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Ma, come spesso accade, le strade dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni e la stagione del Manchester United, fino ad oggi, è stata inferiore alle attese. Al momento, dopo il pesante 4-1 subito nel derby lo United è fuori dalla Champions. Champions dove è approdato, con fatica agli ottavi di finale e dove deve vedersela con l’Atletico Madrid.
Nel mezzo le grandissime tensioni nello spogliatoio, tra Maguire e Ronaldo su tutti, tensioni che hanno costretto Solskjaer alle dimissioni, tensioni che stanno frenando il lavoro di Rangnick.
Calciomercato, scoppia il caso Cristiano Ronaldo
Le ultime della serie si sono avute proprio domenica 6 marzo nel derby di Manchester quando i compagni di squadra, ed i tifosi, hanno saputo che Cristiano Ronaldo indisponbile per il match, anzichè allo Stadio era in volo per il Portogallo.
Uno sgarbo, un modo di “chiamarsi fuori” dalla disfatta, un modo per sancire, plasticamente la fine della storia. Dopo questo ultimo strappo, infatti, è evidente che Ronaldo a fine stagione, nonostante abbia ancora un anno di contratto, chiederà di andare via.
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Tre, secondo le nostre informazioni, le destinazioni possibile e tutte in Italia. In testa c’è la Roma di Josè Mourinho a cui Ronaldo è legatissimo.
L’affare è complicato ma se la volontà del calciatore dovesse essere forte lo United potrebbe coprire il 50% del restante anno di ingaggio lasciando poi ai giallorossi la possibilità di chiudere un nuovo accordo per il biennio 2023-2025 a cifre ovviamente inferiori.
Le alternative, di extra lusso, sono l’Inter ed il Milan. In tutti e due i casi l’operazione a livello finanziario sarebbe simile a quella pensata per la Roma. Con i rossoneri in vantaggio nel caso in cui si decidesse di non rinnovare il contratto da calciatore per Ibrahimovic e di farlo passare da subito dietro la scrivania con costi minori.