È morto a 76 anni a causa di un fatale malore Pino Wilson, il capitano del primo scudetto della storia vinto dalla Lazio: era rimasto un simbolo biancoceleste
La Lazio ieri si è imposta per 3-0 in casa del Cagliari. Ma non c’è tempo di gioire perché nella notte è arrivata la triste notizia della scomparsa di Pino Wilson a 76 anni, difensore che nel 1974 è stato capitano dei biancocelesti e con addosso quella maglia conquistò insieme alla squadra il primo scudetto. È morto a causa di un terribile malore fulminante, si pensa un ictus.
Molti lo chiamavano ancora il “capitano” e lui era rimasto a Roma, dove spesso commentava le partite della squadra laziale. “Insieme, siamo diventati Campioni.
Ciao Pino, nostro Capitano, la storia che ci lega è eterna”, queste le parole apparse stamattina sui profili social della S.S. Lazio, che lo ricorda anche con una foto di quei magici anni.
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Pino Wilson nacque a Darlington in Inghilterra. Dopo poco però la famiglia si trasferì a Napoli visto che sua madre era partenopea. I primi passi da calciatore li mosse nell’Internapoli, dove all’epoca giocava anche Giorgio Chinaglia. Entrambi si trasferirono nel 1969 a Roma tra le fila della squadra laziale.
Nel 1971 subentrò in panchina Tommaso Maestrelli, da allora Wilson divenne capitano e fu uno dei protagonisti della risalita della Lazio in serie A che in soli due anni vinse il primo storico titolo di campione d’Italia.
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Nel 1974 oltre allo scudetto arrivò anche la convocazione in Nazionale nel Mondiale giocato in Germania, vinto dalla squadra tedesca. Giocò con la maglia della Lazio fino al 1980, collezionando ben 392 presenze e 6 reti.
Era ancora oggi un punto di riferimento dei tifosi biancocelesti che ne seguivano i commenti nelle radio di Roma. “Addio Pino, sempre nei nostri cuori. Guidaci dall’alto”, è uno dei tanti commenti di cordoglio dei tifosi.