Djokovic dice addio. Medvedev nuovo numero 1 del mondo

Il campione serbo perde contro Vesely (121 del mondo!) e dice addio alla vetta della classifica mondiale. Medvedev è il nuovo numero 1 del mondo.

Novak Djokovic
Novak Djokovic (LaPresse)

Novak Djokovic perde inaspettatamente contro il ceco Vesely e lascia aritmeticamente lo scettro di numero 1 del mondo dopo 361 settimane in cima alla classifica mondiale. Anche vincendo il torneo di Dubai al quale stava partecipando Novak non avrebbe avuto la matematica certezza di restare numero 1 del mondo, ma una debacle come quella di ieri nessuno se la sarebbe aspettata. Il match era iniziato anche bene, con Djokovic che essendo al primo torneo stagionale (per via di tutto quello che e successo in terra australiana) denotava comunque una forma fisica invidiabile.

Dopo 18 anni finisce un era tennistica

Daniil Medvedev
Daniil Medvedev

Dal 1 Febbraio del 2004 lo scettro di numero 1 del tennis mondiale non era mai uscito dai “magnifici 4” Djokovic, Nadal, Federer e, fino all’infortunio all’anca che lo ha forzatamente messo fuori dal giro che conta, Murray. Da lunedì prossimo, formalmente, il tennis avrà un nuovo numero 1, il Russo Daniil Medvedev. Forse questo cambio generazionale sancisce la fine di un’era, anche se come visto sul cemento australiano i terribili vecchietti ancora non vogliono abdicare del tutto. Ma l’età ormai avanza per tutti, e la freschezza atletica, oltre alla grande classe, dei new generation renderà sempre più dura la vita ai grandi di un tempo.

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Singolare è il fatto che il Russo Medvedev sia divenuto numero uno del mondo proprio nel giorno in cui la sua nazione ha deciso di invadere i confini della vicina Ucraina, e proprio di questo ha voluto parlare il tennista, si felice per lo scettro di cui si è forgiato ma anche molto ferreo sul condannare quel che sta accadendo: “In questa fase capiremo che il tennis a volte non è così importante. Come tennisti noi promuoviamo la pace il tutto il mondo. Sono stato in tanti Paesi diversi fin da quando ero juniores e non è facile per me sentire tutte queste notizie. Io sono per la pace

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