Il Torino affronterà domenica a ora di pranzo il Cagliari: in casa granata ci si interroga sul futuro dell’attaccante, fuori dai radar di Juric.
Dopo l’ottimo pareggio nel derby di venerdì scorso contro la Juventus, con i granata che al termine di una partita condotta benissimo avrebbero forse meritato anche qualcosa in più, il Torino prepara il prossimo appuntamento stagionale, la gara casalinga contro il Cagliari in programma domenica a ora di pranzo. Contro una squadra in grande salute come quella di Mazzarri, in grado di fermare sull’1-1 il Napoli nell’ultimo turno, Juric vorrà vedere confermati i segnali mostrati nella stracittadina torinese, che ha visto la squadra recuperare lo svantaggio ad opera di De Ligt grazie al ritorno al gol del Gallo Belotti.
Proprio il capitano granata, tornato a graffiare dopo un lungo infortunio proprio nella gara più importante per tutta la tifoseria, potrà costituire per il tecnico una risorsa in più fondamentale per la fase finale della stagione. Oltre a Sanabria e al Gallo, le cui voci su una possibile partenza a giugno non si sono però ancora affievolite, il reparto offensivo sembra poter contare al momento sul solo Pellegri come alternativa, con un altro elemento, ovvero Simone Zaza, che sembra ormai totalmente fuori dal progetto tecnico.
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Nel derby contro la Juventus, l’ex attaccante proprio dei bianconeri non è stato convocato dal proprio tecnico, rimanendo così ad assistere alla grande sfida dalla tribuna. Una vera e propria bocciatura, che rende ancora più chiare, se ce ne fosse bisogno, le intenzioni dell’allenatore, che non sembra voler puntare più su di lui. L’ex centravanti anche della nazionale, che in questa annata ha trovato pochissimo spazio è ora chiuso ulteriormente, come detto, non solo dalla ripresa di Belotti ma anche dall’arrivo dal Milan di Pellegri.
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Una separazione dalla Torino granata a partire dal prossimo giugno sembra di conseguenza ormai più che scontata. Come riportato anche da calciomercato.com, Davide Vagnati cercherà di trovare una nuova sistemazione per il classe 91, che ha un contratto in scadenza nel 2023. A meno di clamorose soprese, sarà dunque addio tra qualche mese.