Zverev in preda ad un vero e proprio raptus di follia inveisce contro l’arbitro e poi passa alle maniere forti. Squalificato dal torneo.
Zverev aveva fatto parlare di se, stavolta in maniera positiva, dopo il match epico giocato appena 24 ore prima della follia contro Brooksby, ma stanotte ha combinato un’altro dei suoi disastri. Durante le fasi finali del match di doppio (in coppia con Melo) contro il duo Glasspool-Heliovaara, l’arbitro ha chiamato buona una palla che, a detta del tedesco, era abbondantemente fuori durante il super tie-break decisivo per la vittoria finale. Da li sono partiti una serie di insulti che il tedesco ha rivolto al giudice di sedia: “Guarda la pallina dove è rimbalzata! 8-6 nel tie-break! È la fott*ta linea vicina a te! Testa di caz*o!”
Alla fine, anche per via del nervosismo che ormai aveva accumulato Zverev, il match va alla coppia avversaria, e li si consuma lo psicodramma di Sasha che dalle parole passa ai fatti. Uscendo dal campo dopo il saluto di rito agli avversari si avvicina ancora una volta all’arbitro e inizia a prendere a racchettate la sua postazione all’altezza delle gambe del giudica di gara. Una, due, tre, quattro, sempre più forti, l’impatto con le gambe di Alessandro Germani (questo il nome dell’arbitro del match) viene evitato solo dalla prontezza di riflessi dello stesso, che prima riesce ad evitare la colluttazione, e poi si allontana velocemente dalla sua postazione.
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Immediato l’intervento dell’Advisor del torneo, che non può far altro che squalificare immediatamente Zverev dal torneo. In questo modo il tedesco perde anche la possibilità di scendere in campo nel singolare, dove avrebbe dovuto affrontare il suo connazionale Gojowczyk. Un brutto colpo di testa quello del tennista tedesco, che vanifica la gara record giocata contro Brooksby al primo turno, dove il match era finito alle ore 4.54 (locali) di notte, stabilendo il nuovo record di termine di un match di tennis nella storia di questo gioco. Il record precedente era stato stabilito agli Australian Open del 2008, quando Hewitt e Baghdatis finirono alle 4.34 del mattino.
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