Ritiro Ibrahimovic, lo svedese si interroga tra futuro e obiettivi per l’anno prossimo. Zlatan è diviso tra il possibile addio e la proposta di rinnovo con la possibilità di giocare il mondiale
“Ho fiducia in ciò che sto facendo. L’infortunio non mi fermerà, tornerò più forte di prima e lo farò molto presto”. Chiare ed inequivocabili le parole di Zlatan Ibrahimovic a ‘Radio 105’. ”Quanto andrò avanti non lo so, per il futuro vediamo. Ma è Ibra che decide quando smettere. Tanti mi dicono che sono finito, ma le critiche mi caricano. Quando arriverà il momento deciderò il da farsi. Ho tanti progetti, ma ora il mio unico obiettivo è quello di tornare e buttare giù tutto lo stadio. Se dovessi riuscire a vincere con questa squadra mi darebbe più soddisfazione rispetto ai successi ottenuti dieci anni fa” ha detto.
Parole chiarissime quelle dello svedese che deve decidere il proprio futuro. Il Milan gli ha offerto il rinnovo di un anno a metà dello stipendio, circa 3 milioni di base più bonus legati al numero di presenze e gol per un totale di 5 milioni. In questo senso, Ibra avrebbe ancora margini per un buon guadagno e la possibilità di concludere in bellezza giocando l’ultimo mondiale della sua carriera.
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Ritiro Ibrahimovic, rinnovo e mondiale o addio definitivo?
L’infiammazione al tendine d’Achille destro è quasi completamente assorbita, ma vista l’età e la stazza la cautela nei suoi confronti è d’obbligo, soprattutto dopo i diversi incidenti rimediati nel corso delle ultime stagioni. Le inevitabili riflessioni sul suo fisico sono all’ordine del giorno, ma nonostante questo il Milan non vuole completamente fare a meno di lui. E i motivi sono molteplici: esperienza, mentalità e motivazioni, una su tutti andare ai mondiali in Qatar e giocare l’ultimo grande evento calcistico della propria carriera. Sempre se la Svezia riuscirà ad avere la meglio sulla Repubblica Ceca.
Anche e soprattutto per questo motivo, la decisione definitiva sarà presa solo a marzo, ossia quando la Svezia sarà impegnata nei playoff per la qualificazione al mondiale. Il primo step è la Repubblica Ceca in semifinale, mentre nell’eventuale finale dovrà vedersela contro la vincente di Russia-Polonia. A 41 anni vuole esserci ed essere ancora protagonista, ma se la sua nazionale non dovesse riuscirci, non è escluso che l’addio al calcio possa avvenire con un anno di anticipo rispetto alle previsioni.
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