Dramma in casa Juve, il capitano di tante imprese gravissimo in ospedale: eroe di 8 scudetti bianconeri, un anno fa la morte della moglie.
Sarebbe ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Santa Croce di Moncalieri l’ex calciatore Giuseppe Furino. Cresciuto nelle giovanili della Juventus, nato a Palermo, a causa della professione del padre, maresciallo della Guardia di Finanza, arriva giovanissimo a Torino. Aveva solo 15 anni e dopo un provino entra a far parte del club bianconero. Gioca alcune stagioni tra Savona e Palermo, poi torna alla Juventus.
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Per quindici anni consecutivi veste la maglia bianconera, totalizzando oltre 500 presenze tra campionato e coppe, ma soprattutto diventando capitano di mille avventure con la squadra che lo ha visto crescere. In carriera con la Juventus, ha vinto tutto, tra cui otto scudetti, mancando l’appuntamento con la Coppa dei Campioni. Si è sempre detto legato al primo scudetto bianconero, vinto nel 1972, la prima vittoria, “quella che ha aperto il lunghissimo periodo di dominio bianconero”.
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Appena tre furono le sue presenze in Nazionale, dove però fece parte della spedizione in Messico 1970, quella della semifinale vinta quattro a tre contro la Germania Ovest e della brutta sconfitta contro il Brasile di Pelé. Proprio nel primo turno di quel mondiale era arrivato l’esordio azzurro. In queste ore la terribile notizia del suo grave malore: ha avuto una emorragia cerebrale. Non dovrebbe essere sottoposto comunque a operazioni chirurgiche. Un anno fa, aveva perso la moglie Irene, uccisa dal Covid-19: fu proprio lui – secondo quanto aveva raccontato all’epoca – a portare il virus in casa.