Nonostante la crisi tra Russia e Ucraina, la UEFA, almeno per il momento, ha confermato San Pietroburgo come sede della finale di Champions League.
La Champions League, dopo le prime gare dell’andata degli ottavi di finale che si sono disputate la scorsa settimana, proseguirà quest’oggi con altre due partite, quella tra il Chelsea campione in carica e il Lille e soprattutto quella tra Juventus e Villarreal. I bianconeri di Massimiliano Allegri, dopo il deludente pareggio nell’ultimo turno di campionato nel derby contro il Torino, cercano senza Paulo Dybala di ottenere un risultato positivo già in Spagna per arrivare nelle migliori condizioni possibili al ritorno in programma all’Allianz Stadium di Torino. A tenere banco in queste ore per quanto riguarda la massima competizione europea per club è la delicata situazione della politica internazionale, con la crisi in atto tra Russia e Ucraina che sta tenendo in apprensione in questo momento il mondo intero.
Champions League, la UEFA conferma San Pietroburgo come sede della finale
La tensione tra Russia e Ucraina sta ormai crescendo sempre di più. Con gli enormi timori derivanti dall’attuale situazione internazionale, con l’annessione del Donbass da parte della nazione russa con il conseguente invio delle truppe, ad essere preoccupato è anche il mondo del calcio, con la finale dell’attuale manifestazione della Champions League che dovrebbe svolgersi tra l’altro proprio a San Pietroburgo il 28 maggio.
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Una situazione a dir poco delicata, con le ansie e le paure derivanti dal possibile scoppio di una nuova guerra che si fanno sempre più grandi. Nonostante l’attuale realtà dei fatti, la UEFA, attraverso un comunicato ufficiale, ha però confermato, almeno per adesso, lo stadio di San Pietroburgo come sede dell’atto finale della massima competizione continentale per club, affermando che non ci sono al momento altre opzioni per ospitare la finalissima di maggio.
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L’organo calcistico ha inoltre smentito le voci circolare nelle ultime ore in Gran Bretagna su un possibile spostamento della finale dalla città russa allo Stadio Wembley di Londra. Nel caso in cui però si dovesse arrivare a tale soluzione, il cambio di sede dell’atto finale avrebbe luogo per la terza edizione di fila: nel 2020, a causa del coronavirus, si passò da Istanbul alle Final Eight di Lisbona, mentre nella scorsa edizione Chelsea–Manchester City fu fatta giocare a Porto.