Oggi è il compleanno di Roberto Baggio. Le parole del Divin Codino, che compie 55 anni, su quello che secondo lui è il miglior allenatore in Europa.
Oggi non è un giorno come tutti gli altri per gli appassionati di calcio. Il 18 febbraio è infatti il compleanno di Roberto Baggio, idolo indimenticato e indimenticabile di qualsiasi tifoseria sparsa in giro per l’Italia. Una carriera, quella del Divin Codino, rimasta nel cuore di tanti e che ha fatto del diretto interessato il giocatore praticamente più amato della storia del calcio italiano, in grado di far sognare con le sue gesta sul campo i supporter di grandi squadre come Juventus, Milan e Inter ma anche quelli di squadre minori.
La vita calcistica di uno degli italiani in grado di vincere il Pallone d’Oro, nel 1993, è stata segnata anche e soprattutto dall’esperienza con la Nazionale, con i Mondiali del 1994 vissuti da assoluto protagonista fino alla sfortunata finale contro il Brasile conclusasi con il suo errore dal dischetto. Nonostante non abbia raccolto sul campo tutto quello che avrebbe meritato a livello di successi di squadra, il numero 10 ha conquistato il cuore di tutti anche con la sua ultima esperienza a Brescia. Sotto la guida di Carletto Mazzone, l’ex campione ha condiviso lo spogliatoio con Pep Guardiola, considerato dal diretto interessato come il proprio allenatore preferito.
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L’ex fuoriclasse del calcio italiano ha indicato nell’attuale tecnico del Manchester City il proprio tecnico ideale. Una carriera, quella di Pep come allenatore, che ha segnato in maniera indelebile la storia del calcio europeo degli ultimi anni, con un gioco spettacolare soprattutto alla guida del Barcellona che in tanti hanno cercato di emulare senza successo. Un triplete con la squadra fenomenale guidata da Xavi, Iniesta e Messi e poi tantissime altre vittorie in Germania con il Bayern Monaco e in Inghilterra.
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Nel corso di un’intervista rilasciata per la pubblicazione della sua biografia, Baggio ha elogiato quello che è già uno degli allenatori più vincenti della storia in questo modo: “Guardiola è un grandissimo tecnico, il suo Barcellona ha rappresentato la perfezione. Inoltre costituisce una guida per tutti i suoi giocatori, è sempre riuscito a farsi capire da tutti ovunque sia andato. A volte vorrei quasi dirgli che mi è dispiaciuto avere queste ginocchia, perché altrimenti qualche partita nel suo Barcellona avrei voluto farla“.