Chi era Giuseppe Lenoci, morto in un incidente dopo lo stage per l’alternanza scuola – lavoro e il sogno del calcio: un dramma che ha colpito tutti.
Un altro giovane ragazzo che muore in circostanze drammatiche, mentre torna da uno stage previsto nell’ambito dell’alternanza scuola – lavoro: l’incidente stradale che è avvenuto ieri nelle Marche ha sconvolto tutto il Paese e ora i coetanei di Giuseppe Lenoci, 16enne di Monte Urano, in provincia di Fermo, sono nuovamente pronti a dare battaglia.
Come era già successo con Lorenzo Parelli, 18 anni, ucciso da una trave nell’ultimo giorno dell’alternanza scuola – lavoro, ancora una volta la legge che prevede stage molto spesso tutt’altro che formativi presso le aziende viene presa di mira da una generazione di giovanissimi.
Il ricordo di Giuseppe Lenoci, un’adolescenza tra calcio e scuola
Chiaramente, le dinamiche che hanno portato una quindicina di giorni fa alla morte di Lorenzo Parelli sono diverse rispetto a quelle del drammatico incidente di ieri a Serra de’ Conti, provincia di Ancona. Ma entrambe le morti hanno ugualmente indignato tanti coetanei dei due ragazzi venuti tragicamente a mancare e non solo loro.
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L’alternanza scuola – lavoro è stata presa di mira anche da diverse parti della politica e della società civile. Oggi però sembra essere soprattutto il momento del lutto, del ricordo e della riflessione. Giuseppe, il ragazzo morto ieri, mentre il proprietario dell’azienda in cui stava facendo lo stage è gravissimo, era originario della Puglia. Lascia Savino e Francesca, il suo papà e la sua mamma, oltre al fratello minore Michael.
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Il ragazzo era iscritto al corso triennale presso il centro di formazione professionale Artigianelli di Fermo e tanti suoi coetanei oggi si stringono attorno ai suoi familiari in questo momento di grande dolore. Giuseppe Lenoci aveva anche una grande passione per il calcio, militava nella Asd Campiglione Monturano, con gli allievi, ma aveva già ricevuto la convocazione in terza categoria. Presidente della società e dirigenti lo ricordano come un ragazzo in gamba, appassionato sia in campo che fuori, la cui vita è stata spezzata troppo presto e in maniera davvero tragica.