Morto Gianni Di Marzio, l’uomo che “scoprì” Maradona

Un lutto nel mondo del calcio italiano: morto Gianni Di Marzio, l’uomo che “scoprì” Maradona, l’annuncio del figlio Gianluca.

Gianni Di Marzio (foto pubblico dominio)

Aveva compiuto da pochi giorni 82 anni Gianni Di Marzio, l’uomo che per primo in Italia si rese conto di che fenomeno fosse Diego Armando Maradona. Tra i due, una volta incontratisi, nacque una grande amicizia e l’uomo aveva sofferto molto dell’improvvisa perdita del Pibe de Oro, avvenuta a novembre del 2020. Brevissima fu la sua carriera di calciatore, si ritirò per un infortunio ad appena 24 anni e da allora intraprese quella di allenatore prima e di giornalista successivamente.

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La morte di Gianni Di Marzio: ha fatto la storia del calcio romantico che non c’è più

Gianni Di Marzio con Maradona (foto pubblico dominio)

Dopo aver allenato le giovanili del Napoli, ha iniziato una gavetta tra diverse squadre di Serie C, fino ad arrivare alla prima panchina di Serie A, ovvero quella del Catanzaro, a cavallo degli anni Settanta. Passa quindi al Napoli, dove ottiene un insperato quinto posto e la finale di Coppa Italia, persa a Roma contro l’Inter. Arrivano poi le panchine di Genoa, Lecce, Catania e di altri grandi club. La sua ultima panchina fu quella del Palermo, a inizio anni Novanta. A dare la notizia della sua morte, il figlio Gianluca, noto giornalista sportivo.

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“Sei stato un grande papà, mi hai insegnato tutto e non sarò l’unico a non dimenticarti mai”, sono le parole del figlio di Gianni Di Marzio, che fa riferimento proprio all’amicizia tra suo papà e Diego Armando Maradona. Sarebbe stato proprio lui a consigliare vivamente il Pibe de Oro a Corrado Ferlaino e a portarlo così a Napoli. La società partenopea gli è grata per questo, come dimostrano le toccanti parole su Twitter.

In queste ore, l’ex allenatore e giornalista sportivo viene ricordato da molti. Ciro Ferrara, in particolare, parla di “un brutto risveglio”. E in effetti la morte di Gianni Di Marzio segna un po’ la fine di un’epoca, quella di un calcio “romantico” che forse in Italia non tornerà mai più.

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