“Hanno ucciso un campione”: Djokovic, l’espulsione fa discutere

“Hanno ucciso un bellissimo sportivo e la sua carriera”: come ha reagito il mondo all’espulsione di Novak Djokovic, non tutti si schierano con l’Australia.

Djokovic in allenamento (Daniel Pockett/Getty Images)

Il numero uno del tennis mondiale Novak Djokovic ha perso il suo appello contro l’espulsione in Australia: il campione – come noto – non era vaccinato contro il Covid-19 e per questo il Paese dei canguri non gli aveva concesso il visto per farlo partecipare agli Australian Open. In tanti si sono schierati a favore del governo e dei tribunali australiani, ma c’è anche chi oggi sottolinea come l’uscita di scena di Djokovic sia stato un danno per il tennis e per lo sport in generale.

Djokovic “è stato ucciso”, il commento choc di alcuni colleghi

Djokovic lascia l’Australia (Diego Fedele/Getty Images)

L'”Affaire Djokovic”, come è ora descritto da L’Equipe in tutte le sue storie, con riferimento esplicito a un altro caso che nulla ha a che vedere con la vicenda sportiva, ma molto richiamo ha avuto in Francia e nel mondo a inizio Novecento, è stato l’argomento con cui hanno aperto i principali giornali – sportivi e non – in tutta Europa. Quanto accaduto con la vicenda del tennista è stato anche ampiamente discusso sui social network di tutto il mondo. Questo ha contribuito a polarizzare il dibattito pubblico intorno a questa vicenda.

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“Ora mi prenderò del tempo per riposarmi e riprendermi, prima di fare ulteriori commenti”, ha glissato Djokovic dopo l’espulsione, non nascondendo però la propria amarezza. Il campione è isolato nell’opinione pubblica: basta leggere tanti commenti per rendersi conto di come questa vicenda sia stata molto strumentalizzata sia dalla stragrande maggioranza di chi è favorevole al vaccino, sia dall’eterogenea galassia antivaccinista, ma pochi entrano poi veramente nel dibattito, domandandosi cosa sia accaduto.

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Nello stesso tempo, tanti colleghi del campione serbo hanno rotto gli indugi e in queste ore stanno manifestando “solidarietà”, sebbene non tutti lo facciano in maniera così esplicita. Nonostante l’ammissione di Djokovic di aver infranto le regole, c’è anche chi nel mondo del tennis e tra i fan di questo sport grida apertamente allo scandalo: “Hanno ucciso un bellissimo sportivo e la sua carriera”, sostiene una tifosa, aggiungendo che quanto avvenuto nulla avrebbe a che vedere con la giustizia. Al di là di come la si pensi, un fatto è certo: chi ama lo sport è deluso dall’uscita di scena di Djokovic, che sarebbe stato ancora una volta il favorito degli Australian Open, vinti nove volte in carriera. Questa non è solo una sconfitta personale per il numero uno al mondo, a perdere è l’intero mondo del tennis.

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