Scopriamo chi è Giulia Carotenuto, un vulcano di energia che lavora a pieno ritmo come medico al pronto soccorso di Padova e nel frattempo è una delle colonne portanti della CSS Verona di pallanuoto
“Quest’anno smetto” è la frase che Giulia Carotenuto ripete ogni anno a fine campionato ma poi è come una calamita con il magnete e si ritrova sempre in acqua per giocare, divertirsi e ovviamente vincere.
Una volta però ha davvero smesso, appendendo la famosa calottina al chiodo. Ha smesso per ben 3 anni, giusto il tempo di concentrarsi al massimo e laurearsi in medicina. E poi? Poi è tornata in acqua e precisamente in serie A2 con la CSS Verona. Lì ha incontrato Giovanni Zaccaria, il suo allenatore sin dai tempi delle giovanili, ed è cominciata la loro scalata.
Dall’A2 alla qualificazione per la Coppa Len per Giulia è stato un attimo e quindi anche quest’anno smetterà di giocare il prossimo.
L’acqua è il suo habitat naturale, che sia clorata della piscina o salata del mare. La sua passione più grande è infatti la barca a vela.
Dove trovi il tempo di dividersi tra le corsie del Pronto Soccorso di Padova, la squadra di pallanuoto e le sue passioni è uno dei misteri che non riusciremo mai a sciogliere.
Quel che è certo è che qualunque cosa faccia, Giulia lo fa sempre con il sorriso e con grandi risultati, portando sempre con sé il suo pupazzo preferito Tigri.
Tra le tante cose, nell’estate 2019 Giulia ha vinto l’argento ai Mondiali master di Pallanuoto a Gwangju.
Oggi sta combattendo contro il Covid-19 ma conoscendo la sua forza e la sua determinazione, siamo sicuri che sarà un’altra battaglia che vincerà!
Chapeau Giulia!
a cura di Eliana Acampora