Giro d’Italia, Filippo Ganna tiene fede a tutti i pronostici della vigilia e sveste la maglia iridata per indossare quella rosa, prima volta in carriera
Filippo Ganna vola sempre ed è anche la prima maglia rosa del Giro d’Italia 2020. Non semplice tenere fede al pronostico che lo vedeva nettamente favorito non solo per i bookmakers. Ma il verbanese contro il tempo è entrato in un’altra dimensione rifilando un distacco pesante a tutti ad una media folle.
A Palermo ha chiuso in 15’24”, alla media di 58,832 km/h, la più veloce in una cronometro iniziale del Giro che non fosse solo un prologo. E nella discesa che portava da Monreale fino a Palermo la sua bici ha toccato anche la velocità di 106 km/h.
Alle spalle del 24enne azzurro troviamo un altro giovanissimo, il portoghese Joao Almeida staccato di 22 secondi e terzo Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates) con lo stesso distacco. Appena ai piedi del podio, 1 secondo più indietro, Geraint Thomas (capitano di Ganna) che però è il vero vincitore della prima giornata.
? The first time is never forgotten.
? La prima volta non si scorda mai.#Giro pic.twitter.com/yKp6UTV1dc
— Giro d’Italia (@giroditalia) October 3, 2020
Ha rifilato infatti 26 secondi a Simon Yates, ma 1’06” a Vincenzo Nibali che ha potuto solo pensare a difendersi. Ancora peggio però ha fatto Jakob Fuglsang che accusa già un ritardo pesante (1’24” dal gallese). E soprattutto da qui a Milano non potrà più contare sul controbuto di Miguel Angel Lopez, la sua prima spalla in montagna. Lo scalatore colombiano al secondo intertempo ha preso una buca ed è volato contro le transenne. Per lui una profonda ferita alla gamba e il ritiro.
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Giro d’Italia, Ganna difenderà la maglia nella seconda tappa ma c’è anche la Liegi-Bastogne-Liegi
Indossata la maglia rosa, Ganna sorride felice: “Una sensazione fantastica quella di arrivare sul muro di Monreale e trovare tutti che gridavano il mio nome. Ho cercato di rimanere calmo e alla fine il risultato ci ha premiato”. Ora difenderà la maglia un giorno e poi lavorerà per la squadra.
Il Giro resta in Sicilia altri tre giorni e i primi due presentano opportunità diverse da sfruttare. Oggi la seconda tappa, Alcamo-Agrigento di 150 km, è altamente spettacolare per i panorami che saranno attraversati, dalla Valle del Belice al sito archeologico di Eraclea Minoa e Porto Empedocle. Ma c’è anche un arrivo in leggera salita che potrebbe favorire passisti veloci piuttosto che sprinter puri. Domani però ci sarà anche una concomitanza importante: in Belgio infatti è tempo di Liegi-Bastogne-Liegi.