Giro d’Italia 2020, prima tappa: sarà la cronometro individuale da Monreale a Palermo ad inaugurare la Corsa Rosa. Favorito il nostro campione del mondo
Per una volta faremo finta che ottobre sia maggio senza che il Giro d’Italia 2020 sembri strano collocato com’è a fine stagione. Ma molti di quelli che lo avrebbero corso cinque mesi fa ci sono lo stesso, a partire da Vincenzo Nibali, Simon Yates e Jacob Fuglsang. E altri si sono aggiunti come Geraint Thomas. Domani, 3 ottobre, però per la prima maglia rosa a Palermo puntiamo su Filippo Ganna, il nostro campione del mondo.
?️ @GeraintThomas86: “We have a great team, we are in great shape, we are looking forward for a great race”.
?️ @GeraintThomas86: “Abbiamo una grande squadra, siamo in grande forma, non vediamo l’ora di fare una grande corsa” #Giro pic.twitter.com/eTx3h3Sr7s
— Giro d’Italia (@giroditalia) October 1, 2020
La cronometro di 15 km che aprirà il Giro, da Monreale a Palermo, è per specialisti anche se ondulata, e chi meglio del verbanese? La forma è la stessa di una settimana fa a Imola quando ha rotto il tabù per gli azzurri, scatterà alle 14h58′ e basterà attendere meno di 20 minuti per il responso. Primo a partire, Alex Dowsett alle 13h15′ e ultimo Rafa Majka alle 16h10′. In mezzo anche Simon Yates e Geraint Thomas che hanno scelto la prima parte della starting list, mentre Nibali scatterà tra gli ultimi alle 15h57′.
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A Palermo solo un antipasto di quello che sarà il Giro 2020. Tutti, addetti ai lavori e ancora di più i bookmakers, puntano il dito su Geraint Thomas per mille motivi. Perché il gallese è stato estromesso dal Tour de France e tutti sappiamo come è andata a finire e perché la Ineos Grenadiers non può perdere due Grandi Giri di fila. Primo degli altri è Simon Yates (Mitchelton-Scott)che due anni fa crollò giusto nel finale dopo aver dominato il Giro per tre quarti.
Poi Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) e Jakob Fuglsang (Astana) mentre Steven Kruijswijk alla distanza ha sempre fallito. Il primo esame vero già al terzo giorno, con la Enna-Etna che sembra uno scioglilingua ma intanto arriverà a quota 1810 metri e sarà un esame vero. Poi la Conegliano-Valdobbiadene (34 km a cronometro) che rischia di ridisegnare in modo pesante la classifica.
E nell’ultima settimana le tre frazioni di montagna. La Bassano del Grappa – Madonna di Campiglio con Bondone, Durone e la salita finale e la Pinzolo-Laghi di Cancano, tappone dolomitico con lo Stelvio come Cima Coppi (oppure in alternativa il Mortirolo) e altro arrivo in quota. Infine sabato 24 la Alba-Sestriere con il Colle dell’Agnello, l’Izoard, il Monginevro e l’arrivo in cima a Sestriere