Valtteri Bottas è tornato a vincere un Gran Premio, ma il successo non è arrivato soltanto per le sue abilità in pista. Decisiva una preghiera in Italia
Valtteri Bottas è tornato ad assaporare il gusto dolce della vittoria, salendo sul gradino più alto del podio nel Gp di Russia di domenica scorsa.
Il finlandese era a secco di vittorie dalla prima gara di questo Mondiale 2020 in Austria ed ha potuto festeggiare anche grazie alla penalizzazione imposta al suo compagno di squadra Lewis Hamilton.
“Non appena Lewis ha ricevuto la sua penalità ho però capito che avevo un’occasione tra le mani e che non avrei dovuto sbagliarla. Da lì tutto è andato per il meglio, anche la fortuna non è mancata”. Così ha dichiarato il pilota al termine della corsa, prima di raccontare un particolare che secondo lui è stato determinante per il primo posto.
Valtteri, di solito freddo e di poche parole, ha infatti svelato un retroscena che ha a che fare con la religione: “Dopo la gara del Mugello sono andato all’Isola d’Elba e sono entrato in una Chiesa: qui ho chiesto che gli spiriti negativi si allontanassero da me. Evidentemente pregare è servito”.
A questo punto, con aiutini dall’alto, il pilota Mercedes può tornare a sperare in una clamorosa rincorsa al titolo, anche se la classifica al momento evidenzia un distacco di ben 44 punti da Lewis Hamilton.
Bottas festeggia, Hamilton reclama: “Vogliono fermarmi”
L’altra faccia della medaglia del Gp di Russia è infatti la delusione e la rabbia del pilota inglese, che senza mezzi termini ha dichiarato:
“Stanno provando a fermarmi. Sono sicuro che nessuno era mai stato penalizzato di cinque secondi per cose così ridicole”.
Ovviamente la FIA ha risposto a tono alle accuse del campione del mondo, che a Sochi aveva tentato di eguagliare il record di Schumacher.
Il driver britannico ci riproverà alla prossima occasione e non si perde d’animo: “Dopo questa gara, senti che stai correndo in salita. Dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa e cercare di fare ancora meglio”.
I.M.