Fienga inibito per un mese per il caso “San Paolo”. Ora sarà ancor più difficile fare mercato. I Friedkin studiano le alternative
Non c’è pace in questo avvio di stagione per la Roma. Dopo il caso Diawara, che ha costretto i giallorossi a subire la sconfitta a tavolino contro l’Hellas Verona, è arrivata anche la sentenza per il caso “Napoli-Roma”.
Un mese di inibizione per Guido Fienga, 20 giorni di squalifica al dottor Massimo Manara, 7.000 euro di multa alla società. Questa la decisione del tribunale federale che ha giudicato colpevoli i dirigenti giallorossi per mancato rispetto del protocollo Covid.
L’episodio risale all’ultimo match giocato al San Paolo in cui il dottor Manara si rifiutò di mandare a sedere in tribuna alcuni calciatori della Roma, assumendosene la responsabilità. Il Napoli ha segnalato l’episodio e non sono mancate polemiche, fino appunto alla decisione di ieri.
I giallorossi ora rischiano altre sanzioni sempre relative al protocollo Covid. La procura infatti ha aperto un’altra inchiesta perché uno dei 35 tamponi ai quali la squadra è stata sottoposta è stato effettuato con un giorno di ritardo.
In attesa che vengano risolte tutte le situazioni legate al Covid c’è però da portare a termine la sessione estiva di calciomercato, decisamente problematica viste le difficoltà finanziarie e la disorganizzazione lasciate dalla precedente gestione.
Fienga, essendo inibito per un mese, non potrà rappresentare la società in tutte le sedi ufficiali, e questo potrebbe rallentare ulteriormente le trattative della Roma.
Ad ogni modo i Friedkin stanno preparando la rivoluzione societaria e anche tecnica. Il destino di Fonseca è appeso ad un filo, con Allegri che continua a mantenere i contatti con la società giallorossa e sarebbe pronto a subentrare in corsa.
E anche lo stesso CEO potrebbe essere tagliato entro ottobre.
I.M.