Riapertura stadi, non solo in Serie A presto potrebbero arrivare notizie positive per i tifosi. Il governo è al lavoro per la svolta
Le pressioni degli ultimi giorni, in arrivo dai club, dalle Leghe ma anche dai governatori regionali sembrano aver generato un effetto. Il governo italiano è pronto per una riapertura degli stadi, parziale ma moto più ampia di quello che è stato finol ad oggi.
A confermarlo è stato questa sera il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora che ha parlato alla Camera. Dopo un incontro con il presidente dell’Emilia-Romagna. Bonaccini, e le varie federazioni è arrivata la svolta. Domani, 24 settembre, sarà approvato un nuovo protocollo che venerdì 25 passerà dall’esame del Cts. Prevede una riapertura graduale in sicurezza di tutte le competizioni sportive, dai principali campionati alle serie minori.
Il governo però aspetta anche di vedere cosa succederà da qui ai prossimi giorni dpo le prime due settimane di apertura delle scuole. “Il mio obiettivo e quello di tutto il governo è quello di riavere i tifosi negli stadi e in generale in tutti gli impianti sportivi e per tutte le discipline, dando regole uniformi per tutti”, ha concluso.
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Le parole di Spadafora fanno il paio con quelle del viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri che è andato anche oltre. Secondo lui è possibile prevedere di portare presto gli stadi ad almeno un terzo della capienza. Tenendo 2 metri di distanza di sicurezza, vietando gli abbracci, mantenendo la mascherina e degli igienizzanti, è fattibile.
Non così in Inghilterra che invece potrebbe tenere chiusi tutti gli impianti (non solo per il calcio) almeno fino a marzo: lo ha confermato il ministro dello Sport anche se per i clunb è un disastro. Nella seconda parte della passata stagione i club della Premier hanno subìto perdite per 700 milioni di sterline, ora viaggiano a 100 milioni di perdita al mese. E nelle serie minori va pure peggio.