Ci sarebbero gravi irregolarità per il passaporto italiano di Luis Suarez. L’esame sarebbe stato truccato, con domande concordate. Interviene la Guardia di Finanza: “Prova irregolare”
Una clamorosa notizia sull’esame di italiano che l’attaccante del Barcellona, Luis Suarez, ha svolto la scorsa settimana a Perugia. La prova per ottenere il passaporto italiano sarebbe stata irregolare, se non del tutto falsata. L’esame dall’Università per Stranieri di Perugia, quindi, non sarebbe valido. La Procura del capoluogo umbro ha emesso un comunicato nel quale spiega che sono in corso delle indagini sulla prova svolta dall’attaccante uruguaiano. “Durante le indagini delegate dal febbraio 2020 alla Guardia di Finanza di Perugia per fatti emersi nel contesto dell’Università per Stranieri è emersa un’irregolarità nella prova di italiano svolta da Luis Suarez il 17 settembre 2020”.
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Luis Suarez, che guaio: esame di italiano falsato. Indaga la Finanza
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Il calciatore ha svolto agevolmente la prova in circa 30 minuti. Un test che, di solito, dura un paio di ore. “Dalle attività investigative è emerso che gli argomenti oggetto della prova d’esame sono stati preventivamente concordati con il candidato – si legge nella nota – e che il relativo punteggio è stato attribuito prima ancora dello svolgimento della stessa”. Il comunicato della Procura evidenzia anche che durante la prova sia emersa una conoscenza elemantare della lingua italiana da parte di Suarez. La Guardia di Finanza si trova nella sede dell’Ateneo di Perugia per acquisire dei documenti. Stanno partendo gli avvisi di garanzia per gli esponenti dell’Università, mentre per l’attaccante del Barcellona (vicino all’Atletico Madrid) la cittadinanza italiana è sicuramente a rischio.
Le intercettazioni: “Non spiccica una parola”
Sono eloquenti le intercettazioni che emergono dalle indagini della Procura sull’esame di Suarez. “Non spiccica una parola, che livello dovrebbe passare?”, chiedono gli esaminatori. “Non dovrebbe, deve, passerà, perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1”, la risposta di un soggetto ancora da identificare. Poi la risposta della commissione d’esame: “Ma non coniuga i verbi, parla all’infinito”.
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