Sky deve fare i conti con il crollo degli abbonamenti: un calo dovuto alla crisi del Covid, che porterebbe ben 350 lavoratori a rischio licenziamento
L’emittente satellitare Sky sta pagando caro il costo dell’emergenza Covid. L’assenza di eventi sportivi durante la lunga quarantena ha portato a un severo crollo degli abbonati, che secondo Milano e Finanza sono passati dai 5 ai 4.6 milioni attuali. Una vera e propria batosta, anche se si registrano 600mila nuovi abbonati al servizio del digitale terrestre, che è più economico rispetto al satellitare. Si tratta, quindi, di numeri che possono mettere l’azienda in crisi, tanto da rivedere i piani di produzione calcolati con un bacino d’utenza molto ridotto rispetto al passato.
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Sky, a rischio 350 posti di lavoro
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Il piano di ristrutturazione e riorganizzazione interna dovrebbe prevedere gli inevitabili tagli, che porterebbero – da gennaio – a un taglio di almeno 35o dipendenti. Sarebbero coinvolti impiegati, dirigenti, personale amministrativo e giornalisti. Attualmente l’organico complessivo di Sky conta ben 4mila persone. Intanto, l’emittente di Murdoch guarda con apprensione ai nuovi diritti tv della Serie A e a cosa sta facendo Tim e Cdp. Se la Lega dovesse rendersi davvero autonoma, per il colosso televisivo i guai sarebbero perfino maggiori del crollo degli abbonati.
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