MotoGp, a Misano è subito festival Yamaha: Fabio Quartararo sembra tornato quello di inizio stagione, bene nel finale anche Valentino Rossi
Yamaha e Suzuki, era questo il pronostico della vigilia su chi potesse andare più veloce fin dalla prima giornata di Libere a Misano. Più Yamaha di Suzuki in realtà, visto che i quattro piloti di punta sono andati tutti bene e sono abbondantemente dentro alla Q2.
Meglio di tutti Fabio Quartararo, che è stato il più veloce sia al mattino che al pomeriggio come se la la pausa gli avesse suonato la sveglia. Dietro di lui Franco Morbidelli a ribadire che il Team Petronas è in palla. Ma c’è anche Maverick Vinales davanti e nel finale anche Valentino Rossi, con il sesto tempo della Combinata ha fatto un passo avanti.
Quattro Yamaha ma anche quattr0 KTM, marchio semòpre più emergente, mentre l’unica Ducati per ora dentro è quella meno attesa. Danilo Petrucci, che a fine stagione passerà in KTM, è settimo mentre Andrea Dovizioso ma anche le due Pramac di Miller e Bagnaia per adesso sono lontane. Bagnaia è scusato perché torna oggi dopo un mese fuori per la frattura alla tibia. Gli altri invece dovranno lavorare sodo.
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Il GP di San Marino e della Riviera di Rimini quest’anno è speciale anche per un altro motivo: è la prima gara infatti aperta al pubblico. Sono ammesse in tutto 10mila persone al giorno, tutte rigorosamente sottoposte ai controlli di routine prima di entrare nell’impianto.
Gran Premio San Marino, tutti gli appuntamenti del weekend sono aperti al pubblico quindi. La direzione del circuito però ha anche diffuso un vademecum con una serie di regole da seguire strettamente. Come non mettervi in viaggio verso Misano se accusate un principio di febbre o sintomi influenzali e rispettare gli orari per l’ingresso (7.30 oggi e domani, 5.30 domenica). Mascherina indossata fin da quando si lascia la macchina, mentenere le file e le distanze, sottoporsi alla misurazione della teperatura. E osservare tutte le disposizioni degli steward. Infine tra le regole “non è consentita alcuna invasione di pista alla fine delle gare, nemmeno se vincerà un pilota della Riders’ Land!”