Andrea Agnelli è preoccupato per il futuro del calcio. Secondo le stime del presidente della Juve i club perderanno circa 4 miliardi nel post pandemia
Il grido d’allarme arriva direttamente dall’Assemblea dell’Eca. Andrea Agnelli, intervenuto durante la riunione in qualità di presidente, ha fatto il punto della situazione economica dei club di calcio al termine della pandemia. Ed il quadro che ne emerge è davvero preoccupante.
Secondo il numero uno della Juventus “le stime parlano di un crollo dei ricavi pari a 4 miliardi nei prossimi due anni. E, secondo la Fifa, il 90% di questa perdita sarà relativa ai soli club. In sostanza, circoleranno meno soldi”. Questo significa che, in termini di potere d’acquisto, quasi tutte le squadre saranno bloccate e dovranno semplicemente tentare di effettuare scambi.
Per Agnelli sarà necessario cambiare il modo in cui i club operano attualmente. L’impresa è molto complicata, ma una volta superata la pandemia si può fare questo e ben altro: “Se guardiamo a quello che abbiamo affrontato nei mesi scorsi, alle vite che abbiamo perso nella pandemia, riusciamo a capire l’entità di quello che è successo: voglio ringraziare chi ha reso possibile la ripresa dei campionati”.
Gli effetti del lockdown però si vedono fin da ora, e la stessa Juventus ha al momento un “rosso” in bilancio decisamente importante. Ecco perchè si sta trattando con il fratello di Higuain la risoluzione del contratto prima di proseguire con l’acquisto di un centravanti.
Decisamente più attiva sul mercato l’Inter, che ha già ufficializzato Hakimi e Kolarov, oltre al rinnovo di Handanovic. Durante l’estate però si è sognato a lungo un clamoroso trasferimento di Messi in nerazzurro. Le voci, alimentate dalla rottura tra l’argentino ed il Barcellona e anche dalla residenza italiana acquisita dal padre della “pulce”, sono naufragate con l’annuncio del pallone d’oro che ha deciso di restare un altro anno in blaugrana.
Ad ogni modo, come spiega Javier Zanetti all’emittente TycSport, l’Inter non aveva possibilità di arrivare a Messi: “Non potevamo prenderlo. Il nostro mercato passa attraverso situazioni in cui bisogna prima vendere e poi comprare per rispettare il fair play finanziario”.
I.M.