Arianna Bridi, ventiquattrenne di Trento del Centro Sportivo Esercito, entra nella storia del nuoto e lo fa in grande stile.
Con una volata spettacolare gomito a gomito ha preceduto di 9 decimi la brasiliana Ana Marcela Cunha scrivendo una delle pagine più belle del nuoto di fondo.
La Bridi non solo ha conquistando la Capri-Napoli battendo anche degli uomini, ma ha stabilito il nuovo record della “maratona del golfo”: 6h04’26”7, asfaltando quello precedente che era stato siglato nel 2014 dal kazako Vitaliy Khudyakov, 6h11’27”.
La gara perfetta dell’atleta azzurra è stata dettata dall’intuizione del suo allenatore Fabrizio Antonelli di puntare verso Nisida a differenza della maggior parte degli uomini che ha deciso di andare “diritto per diritto” sulla rotta Capri-Napoli.
Dietro le due nuotatrici, è arrivato l’olandese Marcel Schouten che quindi ha vinto la medaglia d’oro per il titolo maschile, arrivando davanti agli italiani Matteo Furlan e Alessio Occhipinti, staccati rispettivamente di 9 e 11 decimi.
Soddisfatto anche Gregorio Paltrinieri, il più atteso dell’evento, che ha gareggiato nella staffetta e ha avuto la possibilità di nuotare insieme ai compagni di nazionale ma soprattutto con i colleghi della nazionale paralimpica. “Un futuro alla Capri-Napoli? – dichiara nel post gara SuperGreg – Non nascondo che l’idea mi piace, certo non nell’immediato, ma ritengo possa essere un mio obiettivo”.