Napoli, Osimhen subito scatenato nelle prime due amichevoli stagionali contro L’Aquila e Castel di Sangro. Quasi 1300 sugli spalti
Il Napoli trona in campo e la curiosità è doppia. Da una parte il triangolare contro L’Aquila e Castel Di Sangro doveva mostrare i primi risulltati del lavoro con Rino Gattuso. Dall’altra però era anche il primo evento sportivo aperto al pubblico in Italia. Quasi 1300 spettatori (1280 secodo le disposizioni delle autorità) ed è andato tutto bene. Era da Spezia-Pescara di serie B, 177 giorni fa, che non succedeva
Come in campo, anche se contro avversarie modeste e che avevano poco da chiedere. Una doppia vittoria: contro L’Aquila 11-0, triplette di Osimhen e Insigne, doppiette per Lozano e Mertens e gol di Ghoulam. Contro il Castel di Sangro 10-0 con tre gol di Politano, doppiette per Milik e Younes e reti di Di Lorenzo, Koulibaly e Gaetano.
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Alla fine si sono divertiti tutti, Osimhen di più. Il 22enne nigeriano hga segnato e convinto anche se è prestissimo per esprimere giudizi. Intanto però il ragazzo è arrivato tonico e tirato a lucido, con ujna grande voglia di far bene e dimostrare che quei soldi investiti su di lui sono messi in banca. Quasi un cambio della guardia tra lui e Milik, che è stato sostituito dopo 30 minuti, non per demerito ma semploce rotazione, prendendosi anche i fischi dei tifosi. Ci mette del suio, il polacco, sbagliando gol facilissimi, perché la testa è già da un’altra parte.
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Napoli, Gattuso si gode Osimhen ma invita a volare basso
C’è già la mano di Rino Gattuso in questo nuovo Napoli? L’impressione è chiara, anche perché tra juna partita e l’altra il, tecnico ha anche cambiato modulo. Nella prima ha messo in campo un classico 4-3-3, passando poi nella seconda al 4-2-3-1, mettendo Lozano, Mertens e Insigne alle spalle di Osimhen.
Osimhen fisicamente è un toro, ricorda da vicino Lukaku anche per gli spazi che apre e per gli assit che sforna ai compagni. Il resto si vedrà in coreso d’opera. Ma Gattuso è moderatamente soddisfatto perché ha visto giocatori motivati, anche se c’è molto su cui lavorare. E poi un giudizuio sul nuovo arrivato: “Un giocatore importante che ci dà qualcosa ma dobbiamo lasciarlo tranquillo”.