Gli arbitri Nba marciano contro il razzismo alle ore 15 italiane. Ecco le immagini della protesta che sta avendo luogo ad Orlando
La NBRA (Nba Basketball Referees Association) stamattina aveva annunciato una marcia di protesta contro il razzismo alle ore 15:00 italiane ed è esattamente ciò che sta accadendo: gli arbitri Nba marciano contro il razzismo all’interno della bolla di Orlando. I fischietti americani si schierano contro il razzismo, le discriminazioni contro le minoranze e le “ingiustizie e le brutalità della polizia americana nei confronti dei cittadini afroamericani”.
Dopo le proteste da parte di tutte le squadre a seguito dell’uccisione di George Floyd del 25 maggio 2020, che hanno spinto tutti i giocatori a scendere in campo con delle scritte antirazziste sulle maglie al posto dei cognomi, stanotte l’Nba ha deciso di fermarsi: i Milwaukee Bucks, squadra tra le favorite per la corsa al titolo, hanno disertato la partita di playoff contro gli Orlando Magic, aprendo quindi la strada a tutte le altre squadre, che hanno continuato la protesta. Nessuna delle tre partite previste nella notte è stata giocata, le due squadre di Los Angeles, Clippers e Lakers, hanno addirittura proposto di tornare a casa ed annullare la stagione, per dare un segnale importante. L’Nba negli Stati Uniti ha un seguito massiccio, il basket è lo sport nazionale, come il calcio in Italia.
Nelle ultime ore si è acceso il dibattito all’interno del mondo Nba per decidere se continuare a giocare o mettere un punto alla stagione, addirittura annullandola, come avrebbero proposto le due squadre di Los Angeles. La protesta è partita dai Milwaukee Bucks, che non si sono presentati in campo in occasione del match di playoff contro gli Orlando Magic. Se da un lato c’è Jason Taytum, che ha dichiarato di essere disposto a tornare a casa e rinunciare anche allo stipendio, dall’altro c’è il sindacato dei giocatori che spinge per il prosieguo della stagione, arrivata ormai ai playoffs.