Giacomo Nizzolo a 4 anni di distanza dal suo primo tricolore fa bis ai Campionati Italiani. A Cittadella ha bruciato in volata Ballerini e Colbrelli
Quattro anni dopo, ancora lui. Giacomo Nizzolo ha vinto per la seconda volta il Campionato Italiano su strada, bissando la vittoria ottenuta a Darfo Boario nel 2016. Allora era stata una volta a tre, facile per un velocista come lui. A Cittadella invece erano in tredici, ma il 31enne milanese della NTT Pro Cycling ha fulminato tutti a cominciare da Davide Ballerini battuto di una ruota, con Sonny Colbrelli terzo.
Una corsa che non ha tradito le attese della vigilia. Nel finale infatti davanti c’erano tutti i più attesi, tranne Elia Viviani che si era già ritirato. Il primo attacco vero è stato quello di Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e Fausto Masnada (Deceuninck Quick-Step) a tre giri dalla fine. Ripresi loro, i due più attivo sono stato Davide Formolo (UAE Emirates) e Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) che però non hanno fatto la differebnza.
Nel finale sono rimasti davanti gli uomini di fondo: prima Alessandro De Marchi (CCC) e poi Diego Ulissi (Uae Emirates) hanno provato a fare il vuoto, Ma Nizzolo è stato assistito perfettamente da Samuele Battistella, neo progfesisonista ma uno dei giovani più promettenti del nostro ciclismo. E in volata, ai 50 metri finali, ha pasato Ballerini che pensava di avere già vinto.
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Giacomo Nizzolo in tricolore è anche una rivincita contro la sfortuna. Il milanese infatti nelle ultime due stagioni ha dovuto lottare contro continui problemi al ginocchio che lo hanno limitato. Ma in questa stagione, finalmente a posto, aveva già dato segnali importanti. Prima dello stop per il lockdown infatti aveva vinto la quinta tappa al Tour Down Under in Australia e la seconda tappa della Parigi-Nizza. proprio da Nizza sabato prossimo, 29 agosto, partirà il Tour de France 2020 e lui sarà al via indossando la maglia di campione d’Italia.
Dopo la premiazione, imtervistato da Rai Sport, ha commentato così: “Una volata pazzesca, quando si rimane in pochi le volate sono caotiche e non era facile impostarla. Sono partito in ritardo ma volevo vincere. Ho avuto un compagno di squadra coem Battistella giovane ma straordinario. Non voglio sembrare egoista ma la dedico, oltre a tutte le persone che mi sono state vicine dopo il tricolore, a me stesso che dopo tre anni non facili”.