Europa League: alla vigilia della sua prima finale importante come allenatore interista, Antonio Conte suona la carica alla squadra
Antonio Conte, l’Inter e l’Europa League. A 24 ore dalla finale che può chiudere in trionfo una stagione difficile, l’allenatiore ha un solo pensiero. “Da giocatore ho vinto e perso finali, ma la gente si ricorda solamente di quando vinci. E tu rimani nella storia quando vinci. Dobbiamo essere orgogliosi di essere arrivati in finale dopo 10 anni con un club prestigioso come l’Inter, ma la storia la scrive chi vince”.
Per questo, nessun retropensiero alla stagione del Triplete. Ma nemmeno una rivincita personale per lui, felice soltanto dopo quattro anni di avere raggiunto una finale, anche se di Europa League. Conte dice di essere felice per sè ma ancheora di più per il gruppo che ora deve finire il lavoro.
Sicuramente il Siviglia ha più esperienza di queste partite, loro la stanno maturando. E la differenza potrebbe farla l’entusiasmo di un gruppo che è in grande crescita, fisica e mentale. Quindi il giusto rispetto ma nessuna paura, come era già stato per lo Shakthar in semifinale. Ma potrebbe essere la sua ultima partita su quella panchina? “Negli anni ho imparato a vivere i momenti e ora sto vivendo questo. Bisogna pensare adesso, vivendo tutto a 360° senza rimpianti”.
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Arrivati all’atto decisivo dopo una stagione complicatissima, sia Conte che Lopetegui non cambieranno nulla della loro filosofia e dei giocatori in campo. L’allenatore nerazzurro andrà con il clasico 3-5-2 affidandosi a Lautaro Martinez e Lukaku, che insieme in stagione hanno messo a segno 54 gol. In difesa riconfermato Godin, che conosce benissimo il Siviglia, con de Vrij e Bastoni.
Il Siviglia in Europa non perde da 20 partite e per arrivare qui ha eliminato Roma, Wolverhampton e Manchester United. Ma soprattutto ha nell’Europa League la sua vera dimensione vincente. Lopetegui ha un unico dubbio legato a Ocampos, ma l’ex Genoa e Milan dovrebbe partire dal primo minuto.