Calciomercato Torino: Marco Giampaolo parla per la prima volta da allenatore granata. Sa di trovare una società storica ma chiede tempo per lavorare
Torino, comincia ufficialmente l’era di Marco Giampaolo. Oggi la presentazione del tecnico, accompagnato da Urbano Cairo e dal ds Davide Vagnati. E da domani tutti in campo per i primi allenamenti. Come ha spiegato il presidente, lo inseguiva da almeno 13 anni, adesso ha chiuso un cerchi.
E il tecnico, reduce dall’amara esperienza al Milan, precisa alcuni punti: “Tutti quelli che ho sentito mi hanno detto che il Toro è una cosa diversa. Qui ho respirato passione e tradizione, so che ci sarà da sputare sangue”. ma chiede anche tempo perché “a volte me lo hanno concesso e ho aperto mini-cicli importanti. Ne ho parlato con il presidente e con il direttore, mi auguro di poter costruire qui al Toro”.
In ogni caso andrà avanti con le sue idee, la difesa a quattro, il rombo in mediana compresi il trequartista e le due punte. Per questo ha chiesto alla società di avere in fretta un gruppo definitivo, magari con giocatori già allenati e che conoscono le sue idee. Quanto al Milan, andare via dopo sole sette partite è stata un’amarezza difficile da digerire.
Di mercato hanno parlato anche Cairo e Vagnati. Salvatore Sirigu non ha mai chiesto di essere cedutio, anche se oggi avranno un confronto diretto. In ogni caso chi rimane dovrà spodsare il progettio Toro e nessuno sarà trattenuto a forza. Intanto però è anche saltato il ritiro a Biella: “Abbiamo valutato tante cose – spiega Vagnati – e sappiamo che abbiamo un centro sportivo accogliente. Abbiamo deciso di rimanere a Torino, anche per seguire meglio il protocollo. Saranno in ritiro tutti insieme”. Claudio Corradino, sindaco del capoluogo piemontese, intervistato in esclusiva da Torinogranata.it, conferma e spiega le decisioni.
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Il giorno della presentazione di Marco Giampaolo è stato anche quello della nuova contestazione alla proprietà. Alcune decine di tifosi fuori dall’Olimpico-Grande Torino e uno striscione con la richiesta che parte del tifo organizzato rivolge da tempo a Cairo.
Il presidente però in conferenza stampa ha tracciato un bilancio positivo. per i suoi primi 15 anni al timone dekl Toro pensa di meritare un bel 7 (anche se ambirebbe a qualcosa in più), soprattutto perché ha dovuito ricostruire sul nulla dopo il fallimento.
Ora vuole riaprire un nuiovo ciclo e vuole che anche i tifosi si sentano pèarte integrante. La contestazione? “Non ho visto moltitudine qui davanti, ma comunque mi dispiace anche se sio che in tanti mi vogliono bene. Può capitare che le cose non vadano bene, anche da altre parti ci sono contestazioni in atto. Io sono qui per farle andare meglio”. E assicura comunque di non voler restare a vita: se ci fosse qualcuno realmente interessato e con una proposta chiara, potrebbe anche esaminarla, “ma non ho avuto nessun tipo di contatto”.