Nuoto: al Sette Colli di Roma brilla ancora la stella di Simone Barlaam che mette insieme tre record del mondo paralimpici in tre giorni. Video
Nuoto paralimpico, Simone Barlaam a soli 20 anni è sempre di più il simbolo di una scuola italiana che ha pochi eguali al mondo. Il ragazzo milanese, che in carriera ha già conquistato sette ori ai Mondiali (cinque lo scorso anno a Londra), più due argenti e un bronzo ha fatto piazza pulita di record. Tre primati del mondo in altrettanti giorni di gara al Sette Colli di Roma, a dimostrazione del fatto che l’atleta della Polha Varese non conosce limiti.
Simone martedì aveva migliorato se stesso nei 50 dorso S9 (la categoria della sua disabilità) in 27″81, cioè 1″27 in meno del precedente record del mondo. Il giorno successivo aveva frantumato il muro dei 54 secondi nei 100 stile libero in 53″56. E ieri mattina ha nuotato i 50 farfalla in 26″59, strappando il primato mondiale all’ungherese Tamas Sors (era 27″13).
Record mondiale anche per Stefano Raimondi (Fiamme Oro / Swimming Verona) nei 50 farfalla per la categoria S10 con il tempo di 24″87. Ma nella tre giorni di gare a Roma ci sono stati anche i due primati europei di Giulia Terzi e quello di Antonio Fantin (Fiamme Oro / Aspea Padova).
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Simone Barlaam non è soltanto un simbolo per i suoi risultati ma anche per la passione che mette per promuovere il suo sport. come Bebe Vio al femminile. E ancora una volta lo ha dimostrato parlando ai microfoni di Rai Sport puntualizzando che loro non si sentono inferiori ai colleghi normodotati.
“Alcuni media ignorano i risultati di noi atleti paralimpici. Per me un record del mondo deve essere celebrato in egual modo, che sia un atleta paralimpico o meno a realizzarlo”. E poi il pensiero che vola al 2021: “Il rinvio delle Paralimpiadi? Di solito sono un momento di gioia e assembramento, credo sia giusto che le abbiano rinviate. Mi auguro che l’anno prossimo tutto possa svolgersi normalmente “.