La Wada ha ottenuto il rinvio della sentenza sul ricorso di Andrea Iannone. Il pilota era stato squalificato per doping. Tutti i dettagli
Brutte notizie per l’Aprilia e per Andrea Iannone. La Wada, federazione internazionale antidoping, ha infatti ottenuto un rinvio dell’udienza per il ricorso presentato dal pilota contro la sua squalifica per doping. La nuova data stabilita è quella del 15 ottobre, a stagione praticamente quasi conclusa. Il pilota proverà lo stesso a tornare in pista, anche perchè è a rischio anche la permanenza in Aprilia anche se la scuderia italiana vuol far di tutto per rivederlo in gara e confermarlo.
LEGGI ANCHE >>> MotoGP | Misano, ok della Regione: porte aperte ai tifosi
La squalifica del pilota italiano risale allo scorso novembre in Malesia, quando ad un controllo antidoping il 30enne è stato trovato positivo al drostanolone. Nonostante sia stata accertata l’innocenza, visto che è stata accettata la tesi dell’assunzione accidentale, frutto di contaminazione alimentare, di uno steroide anabolizzante, Iannone è stato comunque squalificato per 18 mesi a partire da dicembre 2019.
Subito dopo è partito il ricorso al Tas ma nel frattempo la Wada, che vuole fare di questo caso un esempio per tutti i protagonisti del Motomondiale, ha chiesto addirittura un inasprimento della pena per portare la squalifica fino a 4 anni. E questo vorrebbe dire carriera finita per il centauro.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> MotoGP | Valentino Rossi spiega perché può vincere in Austria
La notizia dello slittamento della sentenza ha gettato nello sconforto i manager dell’Aprilia che ovviamente si trovano in difficoltà sia per questa stagione sia per pianificare la prossima, non sapendo se Iannone potrà correre o meno. Ai microfoni di Sky l’Amministratore delegato Aprilia, Massimo Rivola, ha però ribadito di esser convinto dell’innocenza del ragazzo: “La nostra intenzione è di aspettare Andrea”. Nel frattempo Cal Crutchlow, attualmente senza contratto per il prossimo anno, si è offerto alla scuderia italiana.