Juventus, Maurizio Sarri esonerato. La dirigenza dei bianconeri dopo una lunga riunione nella notte post eliminazione dalla Champions, ha deciso di interrompere il rapporto con l’allenatore dopo appena un anno.
Juventus, Maurizio Sarri da oggi non sarà più l’allenatore dei bianconeri. Adesso è arrivato anche il comunicato ufficiale del club: “Juventus Football Club comunica che Maurizio Sarri è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della Prima Squadra. La Società desidera ringraziare il tecnico per aver scritto una nuova pagina della storia bianconera con la vittoria del nono Scudetto consecutivo, coronamento di un percorso personale che lo ha portato a scalare tutte le categorie del calcio italiano”.
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— JuventusFC (#Stron9er ?????????) (@juventusfc) August 8, 2020
La notte quindi ha portato a riflessioni e decisioni. Non potendo cambiare almeno metà della rosa, anche perché ci sono giocatori che rappresentano, l’oggi e il domani, la Juve cambia tecnico. Ancora prima della partita di ritorno con il Lione c’erano già grossi dubbi, nonostante un contratto anche per la prossima stagione. Dopo al serataccia di ieri sono diventate certezze e la parte tecnica d’accordo con il presidente Agnelli ha varato il cambio al volo.
Gli indizi dell’esonero di Maurizio Sarri già in serata
Sarri a rischio esonero se non batte il Lione e passa, già alla fine della stagione di Serie A nonostante lo scudetto l’impressione era quella. La panchina di Maurizio Sarri già scottava alla vigilia dell’inizio della Champions League, complice la gran fatica per chiudere il discorso scudetto e per il mancato salto di qualità del gioco della Juventus.
La vittoria del nono campionato di fila, il primo per il tecnico toscano, sembrava aver riportato il sereno. L’uscita anzi tempo dalla Champions League però ha ridato vigore ai sopiti dissapori sia nello spogliatoio che a livello dirigenziale che hanno portato all’esonero del tecnico.
I primi indizi dell’esonero arrivano in serata, poco dopo la fine della partita con il Lione e già le ultime parole di Pjanic in bianconero, preannunciavano quello che poche ore dopo si è verificato. Il centrocampista ai microfoni di Sky Sport parlando di Sarri ha ammesso che i giocatori non lo seguivano come a Napoli.
Poi il secondo indizio ci viene fornito proprio dal diretto interessato, Maurizio Sarri, che si lascia tradire da un nervosismo immotivato scaturito da una giusta domanda sul suo futuro in bianconero.
Il terzo, che non è passato inosservato, arriva dalle dichiarazioni del presidente Agnelli che, anche lui intervistato dopo la bruciante eliminazione, conferma la fiducia alla dirigenza ed ai ragazzi che sono scesi in campo, dimenticando il mister e lo staff tecnico.
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Juventus, chi al posto di Sarri? Il sogno Guardiola, la realtà Simone Inzaghi
Juventus, Sarri esonerato e già nella notte la dirigenza bianconera aveva cominciato a sfogliare la rosa del sostituto, tra realtà e sogni. L’unico che metterebbe davvero d’accordo tutti è Pep Guardiola che ha già deciso di rimanere al Manchester City. Così, in attesa di capire quello che farà Zinedine Zidane fresco di scudetto ma anche di eliminazione gli Ottavi in Champions League, il nome più caldo è Simone Inzaghi.
L’allenatore della Lazio piace non da oggi ed era già un obiettivo nel 2019 quando poi la scelta (di Fabio Paratici) è caduta su Maurizio Sarri. Al momento è la pista più calda anche se convicere Claudio Lotito a mollarlo non si annuncia semplice. Prime alternative sono Mauricio Pochettino, ancora libero e con origini torinesi per parte di padre, e Paulo Sousa. Suggestive, ma adesso poco praticabili, le ipotesi di un ritorno di Massimiliano Allegri o dell’arrivo di Roberto Mancini che ha gli Europei da preparare.