Il governo italiano non ha ancora approvato la Riforma dello Sport. Il Cio potrebbe applicare sanzioni e Malagò avverte: “Si scherza col fuoco”
L’Italia corre seriamente il rischio di essere sospesa dal Comitato Olimpico Internazionale se la riforma dello Sport non verrà approvata in tempi brevi. Il testo della riforma infatti è stato di nuovo bloccato da alcuni componenti della maggioranza, con il Ministro dello Sport Spadafora che ha presentato le sue dimissioni poi respinte dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ad ogni modo il tempo stringe, visto che, come ha sottolineato il Presidente del Coni Malagò: “Sono passati un anno e otto mesi. Credo che stiamo andando, o forse siamo già andati, in fuorigioco, cioè fuori tempo massimo”.
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Giovanni Malagò è deluso e arrabbiato per i continui ritardi del Governo. Il Presidente del Coni ha annunciato in conferenza stampa che a breve avrà un confronto con il Presidente del Consiglio Conte, spiegando che “se dovesse cadere la legge delega sulla riforma dello sport le conseguenze in termini di sanzioni saranno sicure ed immediate”. Secondo il numero 1 dello sport olimpico l’Italia “sta letteralmente scherzando col fuoco”. Le conseguenze a cui fa riferimento Malagò potrebbero portare anche alla clamorosa esclusione degli azzurri dalle Olimpiadi di Tokio, previste inizialmente per quest’anno ma rimandate al 2021 a causa della pandemia. Altra ipotesi è quella di vedere l’Italia alle Olimpiadi senza bandiera, senza inno, con divise neutre e in caso di vittoria, con medaglie assegnate al gruppo degli Independent Olympic Athletes (IOA). Inoltre, tutti gli atleti che disputano sport di gruppo sarebbero esclusi. A rischio anche le olimpiadi invernali del 2026 di Milano-Cortina, anche se l’obiettivo di tutti è evitare quello che sarebbe un vero e proprio disastro sportivo.