Serie A: Juventus, Maurizio Sarri vede lo scudetto vicino e chiede alla squadra di chiudere i conti già domani contro la Samp, anche se c’è fino al 2 agosto
Serie A: Juventus vicina al nono scudetto, Maurizio Sarri accarezza il primo personale ma ci sono da chiudere ancora i conti. Il primo a saperlo è il tecnico toscano che però alla vigilia della partita con la Samp cerca di smorzare la tensione: “Abbiamo la volontà di andare all’obiettivo senza perdere la testa, anche perchè abbiamo fino al 2 agosto per arrivarci. Domani è una possibilità, come ho sempre detto andarci vicino conta zero“.
Il primo obiettivo quindi è evitare cali fisici e di tensione come è stato l’altra sera a Udine. Lui dice di aver parlato solo di cali nella concentrazione e che non è una questione di condizione ma rimane il fatto che dalla ripresa, alla Juventus sta capitando spesso. E allora il discorso scivola sulla Champions League che si avvicina. Il problema, secondo Sarri, è che giocando ogni tre giorni non possono fare nessuna preparazione particolare. Paradossalmente gli unici che fanno un lavoro fisico sono gli infortunati o chi deve rientrare e non è una situazione facile.
Eppure secondo lui finora il bilancio della stagione è buono “perché questo è il campionato più difficile della storia del calcio italiano. Se guardiamo le classifiche c’è anche un capovolgimento delle graduatorie. Anche alla luce delle difficoltà evidenti, credo la squadra abbia dato una buona interpretazione”.
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Juventus, Maurizio Sarri sembra solo concentrato e non preoccupato per non aver chiuso il discorso scudetto. però c’è un lungo elenco di infortunatui che non gli concede tregua. Higuain sta per essere reinserito in gruppo, De Sciglio dovrebbe farlo dalla prossima settimana, anche se il guppo sa sopperire alle assenze.
Poi però ci sono quelli come Pjanic che sembra finito ai margini delle rotazioni. Sarri ricorda che finora ha giocato 46 volte, adesso ha bisogno di rifiatare e non c’è nessun problema con lui. All’ultimo deviderà se convo carlo o meno, se schierarlo dal prim o minuto oppure a gara in corso. Più in generale però, non è un problema di uomini, specie in mediana. “Devo essere capace io di adattarmi alle caratteristiche dei giocatori, diversamente allenerei me stesso”.
Molti pensano che il suo destino dipenderà dalla Champions. Lui però sposta il discorso: “Ci sono due settimane per la partita della Champions, adesso dobbiamo concentrarci solo sul campionato. La Champions è affascinante ma secondo me bisogna valutare la stagione sul campionato”.