MotoGP: Marc Marquez prova a Jerez per tutta la mattina girando a lungo ma senza staccare grandi tempo. Poi prima della Q2 la decisione
MotoGP, Marc Marquez ha tenuto fede alla sua decisione di scendere in pista a Jerez dopo l’operazione all’omero destro. Ma il braccio continua a fargli male e i tempi ottenuti nella terza sessione di Libere non lo hanno convinto. Così, appena ha cominciato a girare nel Q1 per qualificarsi, il campione del mondo ha deciso di chiudere qui il suo weekend in Andalusia.
L’ok dei medici era arrivato ieri e sembrava aprire ad un rientro clamoroso considerando l’entità dell’infortunio subito dopo la caduta di domenica e la frattura dell’omero. Marquez fino a ieri è apparso sorridente ma soprattutto convinto di essere sulla strada giusta. E le rassicurazioni dello staff medico indipendente, a cominciare dall’ortopedico che l’ha operato a Barcellona, erano preziose.
La pista però ha dato un’altra risposta. Con il passare dei giri il suo braccio destro fa fatica, anche pieno di antidolorifici e dei trattamenti subiti per rimetterlo in sesto. E soprattutto la prospettiva di dover affrontare la giornata di domani con il warm-up e 25 giri di gara, gli ha consigliato prudenza. Così ha fatto appena un giro in Q1, ha infilato i box ed è salito sul suo motor home rinunciando al resto delle prove.
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Marc Marquez salta la gara di Jerez, il rientro a Brno tra due settimane
Marc Marquez salterà quindi il secondo weekend di Jerez, lasciando così spazio ai suoi avversari in chiave Mondiale. E cercherà di rimettersi in sesto per la ripresa tra due settimane a Brno, pista sulla quale va sempre forte. Era il programma della Honda, che però gli aveva concesso il beneficio del dubbio lasciandolo provare. E adesso diventerà la sua nuova missione, per una rimonta che appare complicata ma non impossibile.
Alberto Puig, team manager della Honda, conferma ai microfoni di Sky Sport la decisione: “Marc ha provato, è stato messo nelle condizioni di farlo, ma alla fine abbiamo deciso insieme di non continuare. Aveva chiesto di venire qui, ha passato la prova medica e quindi abbiamo deciso di tentare. Forse un altro non avrebbe nemmeno provato, era giusto farlo. Ma per il suo futuro è meglio così”.