Crisi Ferrari: Mattia Binotto è stato di parola e ha fatto diversi cambiamenti nella squadra a livello organizzativo. Nasce una nuova figura
Crisi Ferrari: Mattia Binotto è passato dalle parole ai fatti anche perché non c’è più tempo da perdere. Tra una settimana tutto il ‘Circus’ sarà a Silverstone per il doppio appuntamento sulla pista britannica. E il Cavallino arriverà con una squadra nuova, anche se soltanto a livello organizzativo.
Il team principal della Rosse infatti ha deciso di rivoluzionare ma puntando ancora sugli uomini già all’interno della squadra. In particolare nasce il settore Performance Development o Sviluppo della Prestazione per dirla all’italiana. E sarà diretto da Enrico Cardile, che invece alcuni davano per ridimensionato già nei prossimi giorni.
Il progetto SF1000 quindi va avanti, anche perché non potrebbe essere altrimenti. Lo dimostra il fatto che Enrico Gualtieri rimane come responsabile della Power Unit, Laurent Mekies come Direttore Sportivo e responsabile delle attività di pista. Inoltre Simone Resta è confermato a capo dell’area Ingegneria Telaio.
Come ha spiegato oggi Binotto c’era bisogno di dare un segnale “identificando in maniera più netta responsabilità e processi. Ma al tempo stesso ribadendo la fiducia dell’Azienda in questo gruppo tecnico. L’area affidata ad Enrico Cardile si avvarrà del contributo di esperienza di Rory Byrne e continuerà a contare su un tecnico preparato come David Sanchez. Sarà il fulcro dello sviluppo della prestazione della monoposto”. Binotto è convinto che non sia un problema di persone, tutte altamente competenti, ma sa anche che per aprire un nuovo ciclo vincente servirà ancora tempo.
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Formula 1, ispezioni sulla pista del Mugello ma anche a Imola
Formula 1, le novità di oggi però non arrivano soltanto dalla riorganizzazione Ferrari. perché sembra sempre più probabile che l’Italia possa ospitare ben tre gare nel calendario 2020 rivoluzionato. Ieri infatti, coke riferisce Motosport.com, Michael Masi, (direttore di gara della F1 e delegato alla sicurezza della FIA) è arrivato in Italia. Prima ha ispezionato il circuito del Mugello, già sicuro della gara il 13 settembre. E poi oggi anche quello di Imola.
Per la pista emiliana potrebbe essere quindi un clamoroso ma meritato rientro nel Mondiale di F1. La pista dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari negli ultimi anni è stata modificata e non è più quella del tragico incidente ad Ayrton Senna. Ma in ogni caso per tutti gli appassionati sarebbe un bell’amarcord. La data libera potrebbe essere a metà ottobre e novità sono attese già nelle prossime settimane.