Formula 1: Ferrari in crisi, e anche i rapporti all’interno della squadra non sembrano idilliaci. Per Mattia Binotto il lavoro raddoppia
Formula 1, Ferrari in crisi senza soluzione e pure (in parte) abbandonata dai suoi uomini. Non i piloti, perché Sebastian Vettel e Charles Leclerc, più il primo del secondo, all’Hungaroring hanno fatto di tutto per rimettere insieme i cocci. Ma a dire quanto sia pesante la situazione al muretto del Cavallino arrivano anche alcune dichiarazioni post gara e le registrazioni delle conversazioni tra piloti e box.
Come quella riferita dal ‘Corriere dello Sport’. Quando il tedesco è stato doppiato da Hamilton, completando l’umiliazione, il suo ingegnere gli avrebbe detto in inglese “Bel lavoro ragazzo”. E Seb in parco chiuso ha ammesso di non essere rimasto affatto sorpreso del distacco abissale accumulato dalle Mercedes. Se lo aspettavano già prima della gara, è semplicemente successo quello che era nelle previsioni.
Ma in gara è successo anche altro e anche qui lo dice un dialogo tra Vettel e il muretto. Quando l’hanno richiamato per montare le ‘soft’ l’ex campione del mondo è riuscito a far cambiare idea al team, convincendo tutti che fossero meglio le medie. Così almeno ha salvato il sesto posto finale, anche se non cambia la sostanza.
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Ferrari mai così male negli ultimi anni e la crisi potrebbe continuare anche nei prossimi mesi. Per questo a Maranello stanno già correndo ai ripari e le due settimane scarse che separano da Silverstone (prossime due gare) aiuteranno. Il problema è che sulla pista inglese da sempre sono premiate vetture che vanno forte in percorrenza di curva. Esercizio che alla SF1000 non riesce, ma ha anche perso velocità in rettilineo.
Mattia Binotto sa tutto e ora gli tocca trovare le contromisure. Intervistato da Motorsport.com il team principal delle Rosse ha spiegato che in realtà il vero motivo della loro lentezza non è ancora chiaro. Quindi i prossimi passi saranno concentrati sui settori nei quali poter operare in tempi brevi. Anche lui però dopo Barcellona e i test non prevedeva una situazione così drammatica. “Bisognerà valutare la monoposto, l’organizzazione, qualunque aspetto e settore che è possibile dobbiamo migliorare”.
E intanto la Racing Point, che viaggia tre volte tanto la Ferrari, deve difendersi da un nuovo reclamo Renault, ancora sull’impianto frenante che sarebbe copiato dalla Mercedes. Ma dal team dicono di essere tranquilli, hanno ben 886 disegni originali che lo provano.