Formula 1: Leclerc e Vettel già alla terza curva del GP di Austria si toccano e la gara finisce per entrambi. Il monegasco ammette l’errore e chiede scusa
Formula 1, la seconda gara di fila all’A1 Ring diventa il simbolo del disastro Ferrari. Facile immaginarlo, con Charles Leclerc sostretto a patrire quattordicesimo ma con gomme migliori nella prima fase rispetto a Sebastian Vettel. In due in rosso sono arrivati quasi affiancati alla curva 3 e lì il monegasco ha sperato di riuscire a passare dove non doveva. Un mancato sorpasso che è finito male: Vettel con l’ala posteriore danneggiata si è ritirato subito. Il 16 in rosso con il fondo distrutto lo ha fatto il giro dopo.
Poi a mente fredda ha fatto mea culpa: ” Mi sono scusato, quando uno sbaglia è l’unica cosa da fare. Oggi non sono stato bravo, sono deluso da quello che ho fatto. Oggi c’era l’opportunità di fare meglio. peggio di così non potevo, è tutta colpa mia e mi spiace tantissimo per il team che aveva lavorato tanto per portare un upgrade della vettura. Non ci sono scuse, avevo troppa voglia di fare bene e ho sbagliato”. Poi sempre ai microfoni di Sky Sport ha ammesso come è nato l’errore: “Sono stato troppo ottimista, ho visto un buco e ci ho provato ma avrei dovuto pensare di più alla macchina. Non si fa questo ad un compagno di squadra”.
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Formula 1, Vettel non fa polemica e tra una settimana c’è l’Ungheria
Formula 1, nessun punto e tanto su cui meditare per la Ferrari dopo la trasferta in Austria. Chi ne esce peggio è certamente Sebastian Vettel che contrariamente a domenica scorsa, quesata volta non ha sbagliato. Il tedesco cerca di stemperare le polemiche intervistato da Sky Sport: “Ero in lotta con altre due macchine, siamo arrivati alla curva 3, ho cercato di chiudere normalmente, non mi aspettavo che cercasse di passare lì ma non avrei pèotuto fare nulla, Cercavo di guidare in modo conservativo. Non credo che ci fosse spazio per passare”.
Il problema maggiore è non aver potuto sperimentare in gara le modifiche portate da Maranello. “Peccato che non abbiamo potuto provare il passo gara non avremo quelle risposte. La macchina venerdì ha dato sensazioni migliori rispetto ad una settimana fa, mi sarebbe piaciuto vedere che piega aveva preso lo sviluppo”.
Il calendariol però offre una nuova occasione tra sette giorni in Ungheria, posta che dovrebbe essere più favorevole per l’attuale SF1000. Intanto però la mente torna ai rapporti tesi tra i due ferraristi, arrivati all’apice la passata stagione in Brasile con lo scontro ruota a ruota che mise out entrambi. Allora era più colpa di Vettel, ora è chiaro di chi sia. E dovrà essere bravo Mattia Binotto a calmarli.