Stop alle partite alle 21.45. L’orario “spagnolo” per i posticipi di Serie A non ha avuto buoni riscontri dal punto di vista degli ascolti. Le grande quantità di partite infrasettimanali che si concludono quasi a mezzanotte scoraggia gli utenti e i tifosi, e l’audience risponde in modo negativo. Ecco perché Sky corre ai ripari e ha chiesto con urgenza di modificare l’ora di inizio delle gare in notturna
Niente più partite alle 21.45. L’orario “estivo” scaturito dall’emergenza Coronavirus non ha trovato riscontri favorevoli. L’Italia non è la Spagna, e non c’è l’abitudine ad assistere a partite di calcio in un orario da “seconda serata”. Le gare che si concludono verso la mezzanotte scoraggiano gli utenti delle pay tv, soprattutto chi il giorno dopo deve andare a lavoro. E la grande quantità di gare infrasettimanali hanno fatto il resto. Ecco perché Sky ha chiesto con urgenza alla Lega Calcio di modificare l’inizio delle partite.
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In pratica, si tratta di anticipare le gare di mezz’ora. Quindi, quelle pomeridiane dalle 17.15 passerebbero alle 16.45. Le preserali dalle 19.30 alle 19. E infine le notturne dalle 21.45 alle 21.15. L’esigenza reale riguarda solo le partite serali, ma l’emittente televisiva vuole evitare sovrapposizioni tra le partite precedenti e quelle successive. Ci sarebbero già gli ok di Lega e Figc (mai entusiaste di questi orari) ma serve anche l’approvazione dell’AIC, l’associazione dei calciatori, per il definitivo ok. Non dovrebbero, comunque, esserci problemi.
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