Novak Djokovic è il campione di Wimbledon 2019. Il serbo ha sconfitto in una finale leggendaria, Roger Federer con il punteggio 6-7; 6-1; 6-7; 6-4; 12-13. Un epilogo che passerà alla storia per essere stato il più lungo di sempre (5 ore esatte) e per essersi concluso sul 12-12- nel tie break.
Primo set senza eccessive emozioni. Federer fallisce un break point sul 2-2 poi, si arriva, senza scossoni al tie break nel quale è Roger a fare l’andatura fino al 5-3 prima di un improvviso black out che coincide con la rimonta di Djokovic, lesto ad assestare quattro punti di fila per il 5-7 finale, l’ultimo dei quali su un erroraccio di rovescio del rivale.
Black out che colpisce Nole nel secondo set. In venti minuti di gioco, il serbo condensa gli errori di due settimane di torneo. Il risultato, tre break subiti e rapidissimi 6-1 per Federer che riequilibra la partita.
Il terzo parziale è la fotocopia del primo. Torna l’equilibrio in campo poi lo scossone sul 5-4; 30-40 quando Federer si procura un set point in risposta annullato con una provvidenziale prima di servizio da Djokovic. Ancora una volta si va al tie break. Lo vince Nole 7-4 capitalizzando al meglio l’allungo iniziale di 4-1.
Paradosso per Federer. Senza concedere alcun break point nei suoi turni di battuta, Roger si ritrova sotto due set a uno. Cinico, Nole nelle fasi decisive del match.
Nel quarto set, si replica quanto visto nel secondo. Chi si aspettava una rapida conclusione in favore del serbo si è dovuto ricredere quando Roger assesta, di nuovo, un doppio break di vantaggio che lo porta sul 5-2. Djokovic ne recupera uno (il primo, peraltro, ottenuto in partita) ma non basta. 6-4 Federer e partita che prosegue al quinto.
Nel quinto parziale, Djokovic si avvicina alla vittoria con il break iniziale e il 2-4 che sembra tagliare le gambe a Roger. Con un guizzo, Federer riesce a rimontare. Dal 6-6, la partita sconfina nella leggenda tennistica. Il break sul 7-7 manda Federer a servire per il match. Con due ottime prime di fila, Roger sale 40-15 con due match point a disposizione. Macché. Quattro punti di fila Djokovic e 8-8. Pazzesco. Si arriva al tie break classico sul 12-12. La spunta il serbo 7-3 con la steccata finale di Roger.
Applausi. Per entrambi.