Momento magico per lo sport veneziano. Dopo lo scudetto conquistato nella pallacanestro, arriva anche il ripescaggio in serie B per la squadra di calcio. E nella giornata odierna anche la presentazione della nuova maglia.
Una giornata di scossoni e ribaltamenti nei ripescaggi.
Il Venezia ha vinto la Coppa Italia nel 1941, una come il Vicenza vittorioso nel 1997 battendo il Napoli nella doppia finale. Delle squadre venete solo l’Hellas Verona ha vinto lo scudetto nella mitica stagione 1984/85.
Era il Venezia di Mazzola e del fiumano Loik. Valentino Mazzola era sbarcato in Laguna per il Servizio Militare ed erano anni davvero bollenti sotto il profilo bellico. La maglia era verde smeraldo con bordi neri. Un verde brillante come le acque dell’Adriatico tanto care al pescarese Dannunzio. Neri erano i bordi della maglia ma anche numeri, pantaloncini e calzettoni.
L’arancione è venuto tardi, nel 1987 con la fusione con la Mestrina mai digerita dai tifosi di entrambe le fazioni e con il campo che divenne il Francesco Baracca sulla terraferma. Mestre che è tornata a rivivere diversi anni fa con la maglia arancione bordata di nero. Il Venezia è una delle poche squadre con tre colori sulla maglia. Tricolore come Gremio e Fluminense. Oggi sono state presentate le nuove maglie per la stagione che sta per iniziare e sarà in Serie B dopo gli ultimi scossoni che hanno polverizzato il povero Palermo ed i suoi appassionati tifosi.
Il rinato Palermo calcio che nel 1987 approfittò del titolo sportivo perso dal Mestre per potersi iscrivere. Ironia della sorte, oggi il Palermo cede il passo al Venezia…
Serie B, il Palermo non si iscrive. Al suo posto il Venezia di Tacopina
Arancioneroverdi con la scritta Venezia sul petto. Venezia Football Club in bella mostra al centro della divisa, la maglia home per le gare casalinghe e per quando si riterrà necessaria. Sicuramente a Pescara nel derby adriatico.
La maglia è griffata Nike anche per questa stagione e ricalca la divisa della squadra che giocava in serie A con Recoba, Maniero, Ganz e Di Napoli. Era il Venezia di Zamparini che aveva scelto Spalletti per la panchina lagunare nel 1999/00 e la prima giornata era di scena al Penzo contro l’Udinese di Gigi De Canio e bomber Muzzi in avanti.
Una divisa molto elegante, come la città di San Marco. Unica nel mondo. Sul retro del collo, sull’atlante, una fascia tricolore verticale traforata e sul cuore ovviamente lo stemma del Leone di Venezia, il leone della Serenissima che ruggirà da Cosenza a Pordenone passando per Salerno, Pisa e Perugia.
In attesa del nuovo stadio che dovrebbe sorgere a Tessera vicino all’aeroporto. Ma l’isola di Sant’Elena rimane un posto da favola con lo stadio Penzo raggiungibile solo con il vaporetto. Capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi. Emozioni!
RIECCO I CANARINI: LIVE ripescaggi Serie C: Venezia in B. Ripescate Modena e Audace Reggio. Il Taranto spera