Prima il volo in Costa Azzurra per salutare CR7 e magari farsi anche un bagno refrigerante nel blu francese. Sarri mangia calcio, dorme e sogna calcio. Un maniaco della sua professione che però non disdegna la fantasia dei suoi gioielli, lasciandoli anche liberi di improvvisare e liberare il loro istinto.
Il prossimo passo è il contatto fisico e mentale con il giovane olandese dell’Ajax. Il tulipano De Ligt è in via di definizione e presto sarà della comitiva bianconera. Lo squillo telefonico che ha fatto Sarri al forte centrale difensivo è l’ennesima dimostrazione di gruppo unito e solido, senza corsie preferenziali.
A Napoli non era così con tutta la rosa, ma solo con i titolari. Vedremo se anche a Torino ci saranno altri e nuovi scontenti come Giaccherini in maglia azzurra.
Il dialogo alla cornetta è stato prettamente tattico. Spiegazioni, approfondimenti e spiegazioni per entrare subito in sintonia per non perdere tempo. Un democratico sul filo.
Sarri è disponibile al dialogo ed in questo ricorda Boskov, il tecnico serbo ascoltava i pareri di tutto lo spogliatoio ma poi alla fine decideva lui.
E’ pronto il rilancio dei mancini Dybala e Douglas Costa. I due sudamericani e la loro ripresa sono uno dei crucci che più intasano le notti del tecnico toscano. Ma senza creargli intoppi difficili da gestire, anzi lui è cervellotico ma non troppo schematico e quindi limitato.
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Sarri è stato criticato da alcuni tifosi perché è volato in Grecia ad incontrare Cristiano Ronaldo. Secondo il loro parere, un allenatore non dovrebbe andare a domicilio a presentarsi e parlare con i suoi giocatori, ma dovrebbe essere il contrario.
Vecchia scuola e vecchie maniere, come il dare sempre del Lei ai calciatori. Una forma di rispetto ma anche una sostanza che nel tempo produce i suoi frutti. Ognuno ha il suo metodo e Sarri ha preferito oppure è stato consigliato di raggiungere i suoi ragazzi per confrontarsi e capire le loro ambizioni, emozioni e problematiche. Sarri moderno? Sarri comunista? Tutto vero, ma funzionerà alla Juventus?
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