MotoGP, Valentino Rossi: "Fatico con la Yamaha. Ritiro? Valuterò"

valentino rossi MotoGP
Valentino Rossi non sta vivendo certamente il suo periodo migliore in MotoGP. Anzi, dopo nove gare del campionato questo è il suo avvio peggiore. Neanche ai tempi della fallimentare avventura in Ducati era andato peggio.

Dopo i tre ritiri di Mugello, Barcellona e Assen è arrivato un ottavo posto al Sachsenring che non può soddisfarlo. Il suo compagno Maverick Vinales è arrivato secondo e, senza la caduta, probabilmente anche Fabio Quartararo del team cliente Petronas gli sarebbe arrivato davanti. E’ un momento difficile per il nove volte campione del mondo.

MotoGP, Valentino Rossi sconsolato dopo la gara al Sachsenring

Rossi, intervistato da Sky Sport MotoGP, ha spiegato cosa non ha funzionato nel fine settimana in Germania: «La scelta della gomma non è stata giusta. Sembrava che la hard dovesse finire in anticipo e così abbiamo scelto la media, ma non avevo grip ed ero in difficoltà. Arrivavamo da Assen dove in gara avevamo fatto delle modifiche importanti e mi sentivo veloce prima dell’errore, però in questo weekend non sono andato abbastanza forte».

Nonostante i cambiamenti fatti dalla Yamaha per migliorare, in realtà il Dottore è più lento rispetto al 2018 e non se lo spiega: «L’anno scorso da Le Mans al Sachsenring eravamo stati molto competitivi facendo belle gare, invece quest’anno abbiamo sofferto tanto. Non mi trovo bene con la moto, non riesco ad essere veloce quanto vorremmo. Bisognerà capire perché. Durante il weekend sono stato in difficoltà.  La moto è diversa dall’anno scorso, non mi trovo bene con il setting e non riesco a guidare forte».

A proposito di Yamaha, sembrava che nel test post-gara di Brno dovesse essere provata una nuova M1 e invece non dovrebbe essere così: «Penso che a Brno non ci sarà nessuna moto nuova – spiega Valentino -, ma solo un po’ di novità che ancora non conosco. Dobbiamo concentrarci su quello che abbiamo e cercare di fare meglio».

Rossi viene interpellato anche su un eventuale ritiro futuro dalla MotoGP, comunque ha 40 anni e il contratto scade nel 2020 quando ne avrà 41: «Non mi piace non vincere, ma mi è capitato in passato. Non ho perso la motivazione e non voglio mollare, ho sempre la stessa voglia di arrivare alle gare. È normale che tutti facciano riferimento alla mia età, me lo chiedo anche io, me lo chiedevo anche dieci anni fa se fossi vecchio. Certo che se continuo ad avere problemi dovrò valutare. Contano i risultati, non altro, ma se penso che l’anno scorso sono stato più veloce di 20 secondi credo che la ragione dei problemi sia qualcos’altro». Il Dottore non intende arrendersi, però ovviamente l’anno prossimo dovrà valutare se continuare o meno a gareggiare.

Matteo Bellan

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