Nel mese di giugno, l’Inter ha totalizzato 40 milioni di plusvalenze con la sola vendita di giovani. Numeri molto importanti anche per la Roma, che ha appena ceduto Kostas Manolas al Napoli per 36 milioni. Caso lampante anche la Juventus.
Sturaro, Audero, Orsolini, Cerri, Spinazzola e Caldara sono le operazioni che hanno permesso ai bianconeri di incassare cifre enorme, spesso sproporzionate e gonfiate, un modo per raggirare il Fair Play Finanziario. Un argomento molto caldo in questo periodo, tanto sa suscitare anche l’interesse del CIES, il Centro Internazionale di Studi sullo Sport.
Su Twitter, il CIES fa riferimento all’affare Andrea Pinamonti, passato dall’Inter al Genoa per 18 milioni.
“Il trasferimento di Pinamonti per una commissione elevata e gonfiata artificialmente è solo uno dei tanti accordi di trasferimento e scambio conclusi per aggirare il fair play finanziario UEFA. Come trasformare una buona idea in un casino. I club italiani mostrano la via, chi segue?”.
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In risposta poi ad un commento che citava le plusvalenze della Juventus, il CIES ha commentato: «Magari non tutti, ma sono altri ottimi esempi e chissà quanti ce ne sono ancora».
Le attenzioni del Centro Internazionale si sono spostate poi sull’affare Neto–Cillessen fra Barcellona e Valencia, segno evidente che non è un caso che riguarda soltanto la Serie A. Anche in altri paesi c’è questo problema che è ormai sotto la lente di ingrandimento.
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