I goal di Gabriel Jesus e Firmino mandano in finale di Copa America i verdeoro. Continua la maledizione per l’albiceleste
Il Brasile si impone con un secco 2-0 sull’Argentina nella prima semifinale della Copa America 2019.
Allo stadio Minerao di Belo Horizonte gli uomini di Tite si sbarazzano della Seleccion con un goal per tempo.
Eppure è stato un match ricco di emozioni e capovolgimenti di fronte, con la formazione di Scaloni che in alcuni momenti è stata arrembante, in particolar modo ad inizio ripresa.
Riavvolgendo il nastro, il Brasile è partito subito forte, facendo valere il fattore campo e il ruolo di favorita. La logica conseguenza è il goal del vantaggio al 19′ con una bella azione orchestrata da Dani Alves e Firmino e finalizzata da Gabriel Jesus, che ritrova il goal in nazionale a distanza di un anno e mezzo.
La reazione argentina porta alla sfortunata traversa di Aguero di testa. Stesso destino avverso ad inizio ripresa per Messi, la cui conclusione si stampa sul palo.
E proprio nel momento migliore dell’albiceleste, con Alisson protagonista di una gran parata su Messi, arriva il contropiede del 2-0 rifinito da Firmino, che di fatto chiude i giochi.
A fine partita pesanti recriminazioni dell’Argentina per via di alcuni episodi controversi in area di rigore brasiliana.
Copa America, le novità per l’edizione 2020
Brasile torna in finale di Copa America e spazza via l’incubo Minerao
Dunque, la compagine verdeoro ritorna a giocare una finale della competizione continentale dopo 12 anni e soprattutto esorcizza la maledizione di Belo Horizonte, dove aveva perso la semifinale del mondiale contro la Germania con il punteggio di 7-1. In finale (domenica 7 luglio ore 21:00) troverà la vincente di Perù-Cile.
Sul fronte argentino, nonostante una buona prestazione, anche stavolta si infrangono i sogni di gloria. Messi deve rimandare ancora l’appuntamento con il primo trofeo con la Seleccion, che è in astinenza da titoli, dalla Copa America del 1993. Troppo tempo per una nazione così importante.
LEGGI ANCHE Copa America, le novità per l’edizione 2020