Notizie Europei Under 21. Jonathan Tah, difensore tedesco dal doppio passaporto, è stato spesso accostato a Milan e Juventus.
Il paragone con il toro non è dovuto ad una congiunzione astrale particolare, bensì alle stelle che Jonathan Tah fa vedere agli attaccanti che è costretto a marcare. Difensore classe 1996, nativo di Amburgo con il passaporto della Costa d’Avorio, rassicura e incanta all’Europeo Under 21 con la Germania, torna a casa sconfitto dagli spagnoli, non per colpe sue, molti avevano già parlato di lui.
Come il connazionale Rudi Voeller che di Tah ricorda: “Jonathan è uno dei migliori difensori della Germania, non è una sorpresa che piaccia a molti club importanti. Ha fatto passi da gigante a livello tecnico, è resistente, può giocare in tutte le aree”.
Tah, un nome corto per una lunghissima reputazione che parte nel 2009 dalle giovanili dell’Amburgo, il ragazzo trova subito spazio e con estro, caparbietà e voglia di fare riesce a mettersi in mostra lungo tutta la trafila giovanile all’interno del club della sua città. Jonathan arriva persino a conquistarsi la fascia da capitano della Nazionale tedesca Under 19. Nel 2014 viene girato in prestito al Fortuna Dusseldorf: “nome omen”, infatti il ragazzo emerge immediatamente e conquista la sua fortuna, che è quella di esser notato e preso l’anno dopo dal Bayern Leverkusen. Squadra in cui milita tutt’ora.
É diventato col tempo una delle certezze difensive di quella squadra, dopo un arrivo che l’ha visto subito ben inserito con 29 presenze in Bundesliga facendosi notare all’interno di una retroguardia piuttosto collaudata. La differenza, però, nel suo caso non la fa soltanto il fisico pur essendo imponente. Determinante diviene la duttilità nel reparto arretrato, si trova bene come centrale di destra, ma non esita a mettersi a disposizione: i suoi 194 cm per 95 kg non precludono uno scatto che, in certi frangenti di gara, potrebbe risultare determinante.
Europei Under 21, Jonathan Tah: il baluardo tedesco che piace a Milan e Juventus
Per questo Milan e Juventus hanno provato, in più di un’occasione, a strapparlo ai tedeschi: la “Vecchia Signora” ha spesso messo in campo la propria capacità ammaliatrice, specialmente di fronte ad un giovane desideroso del salto di qualità. Il Bayern Leverkusen, però, l’ha sempre blindato. Un altro tentativo lo fece il Milan di Gattuso che coltivava il sogno di affiancarlo a Romagnoli per dar vita alla ‘muraglia rossonera’ che tanto avrebbe risolto in ottica gol subiti.
Quella che porta al giovane tedesco non è una strada chiusa, diciamo che attualmente è un’ipotesi difficilmente percorribile. Intanto Jonathan Tah continua a vele spiegate verso una maturazione più che completa, ben visto anche dai compagni di squadra del Leverkusen, c’è chi scomoda paragoni illustri come quello con Jerome Boateng ma il giovane non si scompone: “Sicuramente un grande, essere accostato a lui fa piacere ma persone così toccano la palla come fossero numeri dieci. Io ho ancora molto da imparare e non voglio copiare nessun altro”, ha sottolineato Tah.
Ordinato, pulito e composto anche nelle parole che dosa e misura al pari di un tackle scivolato. Senza rendersi conto, un po’ per umiltà e un po’ per scaramanzia, che non può copiare gli altri semplicemente perché è già fonte d’ispirazione per qualcuno: il talento non si copia, si eredita. Anzi, si “eredi-Tah”.