Elisa Bartoli è uno dei punti fermi della nazionale di calcio femminile impegnata in queste settimane nei mondiali in Francia. E’ una delle giocatrici sulle quali fa affidamento il ct Bertolini, terzino sinistro che riesce a fare benissimo entrambe le fasi. Solida e concentrata quando c’è da difendere, abile però anche quando c’è spazio per attaccare. I suoi idoli, forse non a caso, sono due centrali che hanno fatto la storia del calcio italiano come Nesta e Cannavaro, perfetti in difesa, e un laterale di spinta come Cafù. Ventotto anni da poco compiuti, la Bartoli è romana doc ed è cresciuta calcisticamente proprio nella capitale, vestendo la casacca della Roma CF. Anche grazie a lei la squadra giallorossa è riuscita in tre anni ad approdare dalla serie B alla A.
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Nel 2012 arriva la chiamata della Torres e a 21 anni Elisa Bartoli si sente pronta per cambiare aria. E in Sardegna arrivano grandi soddisfazioni, visto che nelle sue tre stagioni conquista uno scudetto e due Supercoppe. Nel 2015 la Torres non si iscrive al campionato e per lei c’è pronta una nuova avventura al Mozzanica. Solo una stagione, prima di trasferirsi alla Fiorentina dove continua nel percorso di crescita e vince uno scudetto e due Coppa Italia. Nell’estate del 2018 però arriva la chiamata della Roma, la squadra per cui fa il tifo, e per Elisa Bartoli è pronto il ritorno “a casa”. Con fascia di capitano annessa.
Gioca con la maglia della nazionale azzurra dal 2013 e si è tolta anche lo sfizio di essere campionessa europea Under 19 nel 2008. Ormai è un punto fermo dell’Italia in questi mondiali e lo abbiamo visto benissimo: il ct Bertolini non rinuncia mai alla sua esperienza e alle sue qualità tecniche e tattiche. E’ nel pieno della maturità calcistica e siamo sicuri che farà di tutto per portare l’Italia il più in alto possibile.