Ventitrè anni e una carriera che diventa giorno dopo giorno sempre più brillante. Aurora Galli è una delle rivelazioni dell’Italia ai mondiali di calcio femminile.
Cresciuta in provincia di Pavia, ha iniziato a giocare da piccolina, come un po’ tutte le sue compagne, vestendo anche la maglia della Pro Vigevano fino agli undici anni nelle formazioni maschili. Gioca insieme ai maschietti anche al Garlasco tra gli Esordienti e i Giovanissimi. Ed è qui che viene notata dall’Inter Milano, che la inserisce in una squadra finalmente tutta al femminile. Fa il suo esordio in A2 proprio con la maglia delle nerazzurre, dove resta fino al 2013. Quindi il trasferimento alla Torres, in Sardegna (dove vince una Supercoppa), e le esperienze con il Mozzanica e il Verona. Nel 2017 poi arriva la chiamata più importante, quella alla quale non si può dire proprio di no. Quella della Juventus, ovviamente. E in bianconero la sua crescita personale prosegue in modo lineare, e di conseguenza si arricchisce il suo palmarès. Arrivano due scudetti e una Coppa Italia.
Il suo ruolo è quello di centrocampista centrale. E’ una giocatrice abile nell’impostazione del gioco, ma nel corso degli anni è migliorata tantissimo sul piano dell’interdizione e su quello degli inserimenti in fase offensiva. E’ diventata insomma una centrocampista moderna, capace di fare praticamente tutto in mezzo al campo. E molto brava anche nella fase conclusiva, del resto lo confermano le tre reti segnate finora ai mondiali di calcio femminile.
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Aurora Galli gioca con la maglia della nazionale azzurra dal 2015 e in questi mondiali non sempre è stata scelta come titolare dal ct Bertolini. Ha saputo però sempre farsi trovare pronta quando è subentrata alle compagne. Dopo una doppietta segnata alla Giamaica, suo è stato il gol del raddoppio che ha consentito all’Italia di battere la Cina agli ottavi. Una vittoria festeggiata con un bacio alla sorella e un ringraziamento via social al fratello per averla sostenuta in tutti questi anni. Ma siamo solo all’inizio di una bellissima storia, comunque andranno a finire questi mondiali.
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